mercoledì 24 ottobre 2012

Bagnoli Power....il mio bilancio di un anno

Mi piace fare i bilanci...non quelli contabili, ho litigato con i numeri perchè funziona così...o stai dalla parte delle lettere o dalla parte dei numeri e si sa io da che parte sto.  Chi mi conosce bene lo sa. Mi sono schierata, mi schiero sempre e nonostante questo resto molto amata, non me lo spiego, forse sono apparentemente amata. Mi piace fare il bilancio di un anno. Sono un po' in ritardo perchè i bilanci si fanno a settembre.
Voglio ricordare quando un anno fa ero nella piazza a mare di Bagnoli e c'era il Bagnoli Music Fest, scesi con la mia macchina fotografica quasi nuova, una Canon che mi aveva regalato quel pazzo del mio ex che mi faceva regali costosissimi, era pazzo non solo perchè mi faceva i regali...era pazzo e basta. Inciso.
Cominciai a fare foto ai cantanti che si susseguivano sul palco. Erano bravi e anche belli, venivano bene nelle foto. Pubblicai un album su facebook, già conoscevo Max Puglia, perchè ci eravamo sentiti per verificare se mio cugino Peppe Quintale poteva partecipare all'evento. La pubblicazione delle foto mi fece conoscere un po' di persone, ricordo che mi arrivavano notifiche continue. La prima fu la cantante Monica Ferrigno, fu molto carina e mi piacque subito. E' sempre così le intese nascono nel primo istante, non le porta il tempo e subito dopo Romilda Bocchetti. L'incontro con Romilda qualche tempo dopo fu bellissimo. Era il 9 settembre. I ragazzi di BA.FU.CA. con il grande Gianni Grilli,  avevano organizzato una festa di fine estate con gli Sharmacore che suonavano giù alla spiaggia del chiavicone ("senza Mariotto Bagnoli non esiste" è il mio slogan da quella sera) e lei era lì, vestita di bianco con la febbre addosso. Parlammo un po' del più e del meno, di Bagnoli Power, dei progetti e ci scambiammo i numeri per rivederci e per cercare di fare qualcosa insieme. Conobbi poi Gilda e Marilu Vignale una sera a casa di Marilu. Bella casa, bella energia, bello tutto. Questo è stato il mio inizio in Bagnoli Power.
Scrivemmo un progetto da presentare alle istituzioni per il Centro Funzionale della musica e della cultura. Un progetto molto interessante. Lo discutemmo nelle sere successive in riunioni a casa mia davanti a brioche e birre con Giandomenico Primo, Pierpaolo Iermano e Mario Sellitto. Progetto ignorato dalle istituzioni. Risposta: "non ci sono soldi, non ci sono spazi". La prima porta in faccia. Decidiamo comunque di creare uno spazio nostro, facciamo riunioni alle quali partecipa  anche Maria Sabina perfetto e realizziamo un Art Cafè all'interno del Bar Aroma. Facciamo il giornale, creiamo opinione. Una mattina in piazza incontro anche Claudia Ciniglio che si offre di collaborare...lei diventa l'"accoglienza" poi....un termine per giocare è sinergia subito. Con  noi dal principio anche Diego Barretta il nostro DJ ufficiale. Nel Bar Aroma organizziamo eventi culturali, presentazioni di libri  con le grandi Corinne Bove e Alessandra Troiano e si susseguono autori come Peppe Giorgio, Aldo di Mauro, Fabrizio Fedele, Davide Ferrante e io...anche io. Sto sempre in mezzo. Organizziamo anche eventi musicali in un inverno rigido tra le pioggie incessanti e le partite del Napoli sopravviviamo. L'energia in un buco nel cuore di Bagnoli. Realizziamo. All'inaugurazione ci viene a trovare James Senese, bel ricordo. 
Intanto parallelamente, in attesa di quello spazio su cui non abbiamo perso le speranze, cerchiamo di dare continuità alla nostra associazione non solo con l'Art Cafè ma anche con eventi gratuiti per tutti o per beneficenza. E così si susseguono uno dopo l'altro. Eventi di grande successo di pubblico che comincia a diventare numeroso, che ci segue, che aspetta i nostri eventi che parla di noi. E allora, Bagnoli Power per Telethon a piazza dante, Consiglia Licciardi & Bagnoli Power friends al Museo del Mare e chi ci è stato non lo può dimenticare, il Bagnoli POwer Music Fest al Teatro il Piccolo e poi ancora il Max Puglia & Bagnoli Power Friends alla Rotonda a Mare, Max Puglia e OMM al Maschio Angioino, le serate a Vietri sul mare. Un'energia bellissima portata ovunque. Intanto il gruppo cresce si aggiungono Armida Ferrigno e la UILDM tutta, Sarah Della Monica e Sara Pagnotta e con loro realizziamo il Bagnoli Music Fest a settembre, festa annuale dell'associazione con il Premio Spasari che ha visto la presenza di Nino Buonocore e Lino Volpe in giuria insieme a tanti altri bravissimi giurati. Tre giorni di festa in piazza con i pescatori dell'Arci Mare. Un bel successo ancora.
Intanto c'era nella nostra idea la realizzazione del primo Bagnoli Jazz Festival gratuito per tutti. Anche qui il Comune di napoli risponde picche.
Quello che abbiamo visto che ogni cosa che abbiamo realizzato era unita da un filo conduttore con la precedente come se ad ogni azione corrispondeva una reazione che ci dava nuovi spunti e nuove idee da realizzare. Nuove persone si aggiungevano, qualcuna andava via poi ritornava, qualche altra entrava.  E così incontriamo nella Piazza a Mare Umberto Frenna. Ed anche qui è subito intesa. Iniziamo un percorso con lui. Un percorso che ha come tappa fondamentale la realizzazione del Bagnoli Jazz Festival nel periodo di Natale 2012. Bagnoli Power è un'associazione itinerante, non ha una sede fissa, perchè non viviamo nei luoghi circoscritti. Bagnoli Power è un'associazione libera, è per tutti. Chiunque ne può far parte, chiunque abbia la volontà di realizzare qualcosa per il quartiere di Bagnoli. E' un'associazione di idee e di ideali da realizzare.
Ho raccontato la cronistoria di un periodo adesso voglio cadere nel sentimentale, è il mio blog e posso scrivere quello che voglio.
Voglio ricordare i pomeriggi con Claudia a preparare le location, le risate fino alle lacrime, voglio ricordare le chiacchierate sul divano a casa di Romy, voglio ricordare la paura di non farcela con i soldi e con i numeri, i continui confronti costruttivi con Max, il cervello che fumava per risolvere e realizzare cose gratuite senza fondi, improvvisando sempre, voglio ricordare la lotta contro i pettegolezzi e i malumori affrontata spesso con il silenzio, voglio ricordare le giornate passate tra le scartoffie per le autorizzazioni, le serate passate a scrivere comunicati stampa,   voglio ricordare le mattine nella piazza a mare con gli amici pescatori che mi hanno parlato del mare, voglio ricordare le serate con Massimo e Renata al Bar Aroma, il caffè la mattina con Danilo del Bar Aroma che ironizzava sulle cose nostre e fingeva di invitare Berlusconi, voglio ricordare i pomeriggi a chiacchierare con il maestro Sellitto, che ricchezza, vogio ricordare l'abbraccio con il mio amico Vincenzo della UILDM, le serate sul terrazzo a casa di Armida a Varcaturo a cenare, progettare e cantare a squarciagola le canzoni di Gigi D'Alessio nelle sere d'estate, voglio ricordare la presenza di Silvana che è sempre stata amica ed equilibratrice di tutte le situazioni, voglio ricordare Claudio Mariniello e le nostre idee da mettere in pratica, la nostra bellissima canzone, voglio ricordare Mariarosaria Sellitto detta Paprika e l'evento tutto femminile che abbiamo fatto da lei nel suo piccolo regno di magia ai Colli Aminei, voglio ricordare il bellissimo capodanno a suonare con Giovanni Guarrera, Mimmo di Domenico e Romy, voglio ricordare le persone che ci hanno seguito sempre, i miei bellissimi amici, la fedelissima Angela Garofalo, l'amica fotografa Isabella barbato, l'amico fotografo, pittore, ceramista eclettico Diego Loffredo, voglio ricordare la sera nella piazza con Raffaele Spasari, voglio ricordare tutti i musicisti che hanno suonato e che ci hanno accompagnato nel cammino, di tutti ricordo le note e lo stile,  voglio ricordare le risate, i sorrisi, i pianti, la rabbia, la stanchezza, la forza, l'emotivo e la passione che ho messo in ogni passo che ho fatto, in ogni momento trascorso. Non sono stati tutti momenti belli, non ho amato costantemente tutti, a volte mi avete fatto arrabbiare, a volte mi avete fatto bene ma siamo andati avanti insieme e ognuno ha dato valore alla mia vita.
HO spazzato a terra, ho tritato l'aglio, ho gonfiato pallocini, ho venduto le magliette, ho sistemato le sedie sotto al sole, ho scritto racconti, ho ascoltato musica, ho passato il tempo con gli amici, ho suonato, ho corso, ho imparato, ho capito, ho riso, ho pianto di gioia e di dolore, ho amato, ho abbracciato, ho mangiato buone pizze da Gennaro, ho conosciuto Umberto Frenna. Il mio 39° anno di vita rimane nella storia. 
Sono fiera di quest'anno passato. Sono fiera di come l'ho vissuto, di come ho lottato. Sono fiera del risultato, sono contenta di come Bagnoli Power continuerà il cammino. Forse una mattina qualcuno del Comune si sveglierà e capirà che meritiamo un'opportunità. Per il momento Bagnoli Power non si ferma. Continua con la stessa energia, con la stessa passione, quella che ci salva da una vita banale e ci spinge nella realizzazione dei nostri sogni.
Buon viaggio Bagnoli Power.

....la fine di un amore
"la fine di un amore non si sottolinea mai, la fine di un amore non ti risparmia mai" era il testo di una bellissima canzone di cui non ricordo il titolo. Quante volte in privato mi scrivono amiche che mi parlano del dolore di un amore finito....un dolore insostenibile, un dolore che conosco anche io ma chi non lo conosce?. Lo racconto in "Irene non lo sa"..ad un certo punto della storia, Federico da uomo brillante diventa una larva perchè Claudia lo ha lasciato. Sembra che si sia fermato il tempo per lui. Sembra che niente abbia più valore. Poi passano i giorni, uno dietro l'altro, avviene un nuovo incontro e tutto va a memoria. Io credo che il dolore per la fine di un amore sia come i dolori del parto per le donne, si dimentica, altrimenti nessuno mai farebbe un secondo figlio e nessuno si innamorerebbe una seconda volta.
Cosa posso dire a tutte le amiche che perdono un amore? Posso dire che il dolore non è una debolezza, il dolore è una forza, contiene energia. Chi soffre è perchè ha amato ed è stato amato e benchè si dica, l'amore non è per tutti, è un privilegio. Allora, fate un tubo con il giornale, come mi disse un tempo Ornella, e sbattetelo forte sulla sedia quando volete tirare fuori la rabbia, fatelo tantissime volte senza fermarvi. Quando invece vi prende la tristezza, comprate i fazzolettini colorati, asciugate le lacrime e buttateli a terra nella vostra stanza....l'arcobaleno di colori vi farà sorridere. Quando invece vi prende la nostalgia riempite fogli di parole inutili. Quando avete bisogno di parlare, chiamate un amico solo, non due o tre, uno solo e raccontatevi a lui, torturatelo, come Federico ha fatto con Stefano, tormentatelo e lui vi dirà tutte cose inutili, tutte cose che non ascolterete neanche ma vi distrarrà, fi farà sentire meglio, vi farà anche ridere a volte. Ne dovete scegliere uno perchè il dolore deve restare circoscritto, non deve invadere lo spazio che vi circonda perchè poi per toglierlo ci vogliono fatiche  immani.
Vi dico una cosa, non c'è dolore più grande e più incontrollabile, non c'è dolore più folle e più atroce della perdita di un amore. Tutti gli altri dolori si superano facilmente con la razionalità, unico elemento che manca in questo caso. L'amore è una follia e la fine di un amore è la conseguenza della follia.
Quindi amici miei del blog, nessuna parola serve, nessuna saggezza. Accettiamo che l'amore fa soffrire, facciamocene carico, affidiamo al tempo la guarigione....nell'attesa di innamorarci di nuovo. Non dimentichiamo che ad ogni fine segue un inizio, non dimentichiamo che, come dice il grande cantastorie dei giorni nostri: "non c'è mai fine al viaggio anche se un sogno cade", non dimentichiamo che ogni giorno di lacrime è un giorno in meno in cui sorridiamo, non dimentichiamo la bellezza di un pezzo di strada fatto insieme alla persona che abbiamo amato, non dimentichiamo le emozioni che abbiamo provato perchè per ognuna di esse ne vale la pena di vivere un momento così triste e soprattutto non dimentichiamo la speranza. La speranza di qualsiasi cosa.
...è un nuovo inizio.
La fine di un amore è un nuovo inizio.  

venerdì 12 ottobre 2012

...Amico è tutto...è l'eternità....

L'amicizia dura per sempre, perchè gli amici sono quelli che ci conoscono nel profondo. Non fingiamo con un amico, non abbiamo bisogno di conquistarlo, non vediamo all'orizzonte la possibilità di perderlo. 
E non c'è questa possibilità. Lo affermo oggi, in un momento in cui la vita si diverte a prendermi in giro, a farmi vedere cose che non esistono, ad offuscare la ragione in un dolore che sovrasta ogni cosa. Ma oggi, sia la ragione che il sentimento si trovano d'accordo e non si fanno sopraffare dal momento di sconforto. Resto ferma nei miei convincimenti. Non c'è nessuna fine a questo viaggio perchè ognuno di noi continua a vivere non solo nel ricordo, continua a vivere e basta. Che si chiami energia, che si chiami vita...io lo chiamo Dio ma non cambia il senso di quello che ho detto anche per chi non crede. Si soffre il distacco....si soffre il vuoto che non riusciamo a colmare. Si soffre di un dolore lancinante che ci ferma il respiro. Mi inginocchio davanti a chi è capace di provare questo dolore perchè  ha conosciuto l'amore, lo ha vissuto con pienezza.  Ci rincontreremo un giorno....nello stesso sorriso....nello stesso abbraccio....ci rincontreremo nel luogo di colui che ne avrà di spiegazioni da darmi per tutta questa faccenda...perchè comunque mi ha fatta incazzare. Resta fermo che l'amore è per sempre.....e la vita non finisce. MAI.

lunedì 23 luglio 2012

....quando le parole abbracciano

.....stasera ho parlato al telefono con Monica. Monica è una mia amica. Monica ha usato le parole che abbracciano. Avevo bisogno di questo. Solo di questo. E stasera, sono tornata a casa ed ho pensato di scriverlo....perchè sembra banale forse ma davvero è importante questa cosa qui. Ricevere le parole che abbracciano è una cosa rara veramente rara. Amici miei le conoscete le parole che abbracciano? Io mi sento stanca stasera e Monica lo sa....molto molto stanca....e la stanchezza fa vedere i mostri, fa perdere di vista l'orientamento e la razionalità. Adesso so solo che devo passare un po' di tempo con Paola, in un luogo solitario e che le persone che mi amano lo capiscono e mi aspettano....Monica mi ha detto che lei mi aspetta perchè dobbiamo fare un progetto grande grande anzi tanti progetti grandi grandi.....dobbiamo fare il musical insieme a Claudio che pensa che io l'ho dimenticato. Le cose più importanti dimorano nel mio cuore e il cuore costruisce da se così come batte. Sono stanca e forte addesso....ma potrei anche essere debole perchè sono abbandonata nell'abbraccio delle sue parole. Resto qui con questa sensazione.....e dico a Monica che le voglio bene. E' tutto sempre così meraviglioso....
Paola

venerdì 15 giugno 2012

....il matrimonio....

...affronto un tema difficile, forse uno dei più difficili di cui si possa mai parlare. D'amore è facile parlare, perchè è un concetto astratto e i concetti astratti non hanno confini o dimensioni, ognuno può dire la sua ed è sicuramente una valida opinione. Il matrimonio invece è concretezza. Sono due persone che ad un certo punto si guardano e decidono di prendersi l'impegno di vivere insieme...tutta la vita. Per tanto tempo ho cercato di dire le parole giuste sul matrimonio fino al giorno in cui un collega, ricordo anche il suo nome, si chiamava Felice, mi disse di vedere un film. Il film si chiama Frida. A volte capita per fortuna o per caso di leggere le parole che qualcuno ha scritto prima di te, proprio quelle che avresti voluto scrivere tu. E' successo ed ai miei amici Pino e Nicoletta dedico queste parole perchè di meglio io non saprei fare. 
"Io non credo nel matrimonio, no, davvero non ci credo: voglio essere ben chiara su questo punto. Lo considero al suo peggio un gesto politico ostile, un modo usato dagli uomini dalla mente ristretta per tenere le donne in casa e fuori dai piedi. Un gesto ammantato di una parvenza di tradizione e pervaso del conservatorismo più ripugnante. Al suo meglio è una beata illusione. Sono due persone che si amano davvero e che non hanno idea di quanto stiano per rendersi infelici a vicenda.
Ma, quando due persone sanno questo e decidono con gli occhi bene aperti di guardarsi in faccia e di sposarsi lo stesso, allora non mi sembra affatto ne un gesto conservatore ne un'illusione. Lo trovo anzi radicale, coraggioso e molto romantico
".
Ecco qui....questo penso io....allora tanti auguri ai miei amici.....perchè trovino ogni mattina uno negli occhi dell'altra la ragione di essere felici. 
Paola Basile 

sabato 19 maggio 2012

...non sono "solo" parole.....

...sono stata dei giorni senza parole...capitano i momenti di silenzio e uno scrittore ne avverte il peso perchè uno scrittore riconosce l'importanza delle parole. Quando poi all'improvviso oggi sono tornate nella mia vita, speravo che tornassero in me parole belle invece no, non tornano sempre le belle.
Ieri sera sono stata al teatro Elicantropo, ho visto dei bravissimi allievi attori...mi accorgo che molti esseri umani per recitare una parte scelgono il teatro, una gran bella cosa,  ma una buona parte di loro,  sceglie la vita. Ti propone quello che non è tradendosi nell'immediato, perchè anche il più rinomato degli attori, fuori o sul palco, non riesce a nascondere totalmente se stesso. Una mente intelligente, un cuore aperto, un' indole che teme la menzogna ma non la verità,  non viene tradita da nessuna messa in scena. Riesce a guardare oltre, oltre le parole, oltre l'enfasi messa nelle parole, oltre la gestualità, oltre tutto. Ed è chiara sia la recita che la realtà, ne percepisce in maniera precisa ogni confine, ogni punto di congiunzione.
Il palcoscenico del teatro è affascinante. Il palcoscenico della vita è ridicolo,  demotivante e fortemente noioso.Una rappresentazione dalla trama decisamente priva di emozioni. Non mi piace la falsità. Non mi piace la gente che ostenta quello che non è. Non mi piacciono le parole ambigue, non mi piacciono le scene patetiche, non mi piace chi non si schiera, non mi piacciono le mezze misure, non mi piace il dolore che non viene presentato con dignità, non mi piace la gioia gridata ai quattro venti quando non ci sono motivi per gioire. Parlo in pubblico qui e mi schiero, alle mie parole seguiranno i fatti. Perchè sono proprio quelli che le impregnano di valore. Ecco, il potere delle parole è questo. Quello di esprimere esattamente e pienamente le cose. Le parole sono precise, anche se qualcuno crede che siano interpretabili non è vero. Esiste sempre un'unica verità, quella che noi siamo, quello che abbiamo scelto di essere, coraggiosi o vili, falsi o veri, orgogliosi o puerili, fedeli o infedeli...le nostre parole la esprimono pienamente, sempre. L'unico modo per non mostrare se stesso è tacere...esprimere il contrario di quello che siamo, permette al prossimo di conoscere totalmente la nostra vera indole, tutto quello che stiamo nascondendo.
Amo le parole, amo le mie parole. Ultimamente ne sono rimasta a secco, ho capito perchè. Mi è molto chiaro, tra una miriade di sceneggiature proposte, mi ostinavo a non recitare e a smascherare le noiose recite. Non è compito mio è deformazione "professionale" o forse necessità "professionale" di non finire in silenzio. Sono finita in silenzio pur di non mettermi a recitare anche io una parte, non mi servono nè applausi nè consensi, non sono una attrice, sono una scrittrice.
Melania aspetta un mio post sul blog...anche Mara....scrivo per voi che aspettate i miei post..mi piacerebbe sapere cosa pensate voi delle parole....se condividete quello che ho scritto...oppure no.
E' il confronto che spinge verso la crescita di se, di   quella parte di noi che da soli non riusciamo a far emergere o a migliorare. Ve lo dico con tanto egoismo: miglioratemi con le vostre risposte.Buon sabato di sole.
Paola

mercoledì 4 aprile 2012

.....i miserabili....

E' una categoria. Decisamente una categoria anche se le cose che sono catalogate, classificate, dovrebbero essere riposte in una cartella, in informatica diciamo in una tabella, in una struttura possibilmente non relazionata alle altre per nessun motivo al mondo. Mi sto dilungando. Mi riprendo. Chi sono i miserabili? Sono tutti quelli che elargiscono parole d'amore, di affetto, di stima, di rispetto non comprendendone assolutamente il significato. Sono coloro che chiamano amore una scopata per raggiungere il loro lurido scopo senza neanche guardare chi hanno di fronte, senza neanche cogliere l'occasione bella di conoscere qualcuno che possa dare minimamente un senso alla loro misera vita, misera come loro stessi. Sono coloro che non hanno la forza delle decisioni, la potenza dei valori  ma che si fanno governare dai loro istinti o ancora peggio dagli altri, sono coloro che non hanno il coraggio di vivere, di affrontare la realtà, di decidere, di agire. Sono coloro che non condividono i loro pensieri perchè non hanno pensieri. Sono coloro che agiscono di istinto come gli animali, perchè non hanno principi, nè concetti, nè storia sulla quale fondare le loro decisioni.. Sono coloro che ostentano sicurezza ma sono profondamente insicuri e infelici. Sono coloro che non conoscono il dolore perchè solo chi conosce l'amore è in grado di sentirlo. Sono coloro che fanno finta di avere problemi e preoccupazioni per essere ascoltati e compatiti dagli altri sempre col fine ultimo di raggiungere un perfido scopo. Sono coloro che non hanno idee e neanche ideali, che giocano a moscacieca nel bellissimo panorama che offre la vita perchè non hanno nessun senso, nessun motivo di stare al mondo se non quello di soddisfare i propri istinti animaleschi. Sono coloro dai quali io sto alla larga e che spesso ruotano nel mio perimetro a volte si relazionano direttamente con me altre volte indirettamente e questo mi spinge stasera a parlare di loro, per tirare fuori il fastidio, lo sdegno che non è ancora indifferenza perchè non sono pronta ad accettare ancora il rifiuto del bene, il rifiuto della vita, il rifiuto dei valori.Miserabili spero che qualcuno vi rinchiuda come bestie feroci in una gabbia dalle sbarre forti e dal lucchetto saldo, cosicchè non possiate fare più alcun male a chi, incantato dalla vita, lontano dall'esistenza del male,   non riesce a vedere la vostra vera natura che si nasconde dietro sguardi angelici e parole mielose.
Miserabili spero che presto vi raggiunga la vecchiaia perchè la solitudine vi darà il giusto dolore che compenserà tutto il male che in giovinezza avete fatto....perchè tutto si paga qui e in nessun altro luogo. Miserabili.

Uomo di Galilea

Io non so cosa sia la fede. So che credo, questo si, ma non è importante per l'argomento che voglio affrontare nel mio post. Voglio parlare di un uomo. Voglio parlare dell'uomo di Galilea. Ne voglio parlare perchè l'ho ascoltato da quando avevo otto anni la prima volta. La mia famiglia  è molto cattolica e quindi da quando ero piccola tutte le domeniche frequentavo la chiesa vicino casa mia e per circa vent'anni l'ho frequentata assiduamente. E anche se sei piccolo, anche se non ci capisci nulla, certe parole ripetute ti entrano dentro. Le conosco tutte. Potrei dire a memoria. E a prescindere dalle leggi dell'Universo, dalla conferma dell'esistenza di Dio e tutte queste cose, che le parole che potrei usare adesso, non chiariscono, nè risolvono, riconosco che le sue di parole invece sono estremamente totalitarie e le condivido tutte e non solo quelle ma anche il suo modo di vivere. Sono potenti le parole se la tua vita le confermano.  A piedi scalzi andava in giro con gli amici per le strade della Galilea, grande esempio di libertà. Parlava dell'amore, dell'amicizia, della speranza, della gioia, del dolore, della morte e della rinascita e li viveva. Ci sono delle parole che mi sono rimaste dentro da sempre e nè il tempo, nè il male che ho ricevuto e che qualche volta ho anche dato, hanno rimosso o cancellato. "Date prova di quella speranza che c'è in voi, coraggio" oppure "Siate testimoni di un amore vero" e tante altre veramente tante. Mi ha colpito un momento in cui si descrive che i suoi amici discutevano tra di loro e lui stava seduto a terra e scriveva sulla sabbia. Cosa scriveva Gesù il Nazareno sulla sabbia?  Vorrei tanto saperlo perchè secondo me è importarte, un tassello mancante. Lui è l'uomo più grande della storia dell'umanità. Penso questo. Ha guarito un amico, ha parlato alla gente, ci ha insegnato che non bisogna giudicare, ha fatto un percorso di dolore, è caduto e si è rialzato, ci ha detto che si muore di dolore e dal dolore si risorge, ci ha detto che qualcuno ci tradirà, che un amico ci rinnegherà, a volte anche il nostro migliore amico, ci ha detto che la mamma è l'unica che ci ama veramente e che ci accompagna nel cammino, ci ha detto che uno sconosciuto ci può dare sollievo più di un amico e mi riferisco alla Veronica che gli diede il fazzoletto sulla strada verso la croce. Ci ha detto che dobbiamo imparare a portare la croce.  Ci ha detto che in qualsiasi momento della vita ci si può pentire. Non si è dimenticato di nulla. Ed io? Prendo le sue parole, la sua vita e ne faccio il mio esempio e null'altro. Uomo di Galilea che passando vai...mi piacerebbe se ti fermassi con me....mentre il sole volge al tramonto.   

lunedì 26 marzo 2012

..il tradimento....

Oggi voglio affrontare un argomento difficile, sento di volerne parlare con Melania con la quale si apre sempre un bellissimo dialogo e con  tutti gli altri.  Inizio con la foto. Quando in genere si parla del tradimento la mente viaggia subito al rapporto tra un uomo e una donna, a quelle che tutti chiamano "corna", ebbene io penso di no, quello non è un tradimento, quella è la semplice soddisfazione di un bisogno fisico primario, negli uomini quasi un'esigenza, una soddisfazione talvolta del proprio "ego" che purtroppo, per quanto appaia paradossale quello che sto dicendo,  non trova spazio in un equilibrato rapporto a due durevole nel tempo. Il tradimento è una cosa ben più profonda,che aggredisce spazi aperti di un'anima che è stata donata all'altro senza misura. L'immagine che ho riportato è l'esempio eclatante del tradimento. Un'angelo in volo colpito da una freccia che cade a terra a faccia in giù. Questa è la sensazione che si prova. Io l'ho provata. Ho trovato tutta la forza nelle parole e sono diventata una scrittrice. Il tradimento subito è stato l'inizio di un periodo bello. Come dice Lucio Dalla " e rinasce un fiore sopra un fatto brutto". Ma questa è un'altra storia, la storia di adesso è che cosa significa tradire. Tradire significa mentire ad una persona a cui puoi dire tutte le verità, una persona che ti accetta per come sei senza porsi nessun limite anzi una persona che ti antepone ai suoi limiti perchè per lei sei importante come se stessa. Tradire significa non capire il valore dell'altro, la sua onestà, il suo amore e dissacrarlo. Tradire significa colpire alle spalle come la freccia della foto. Forse chi non è stato tradito non lo sa e quindi tradisce ignaro del dolore che può provocare..suona come un'alibi, una scusa, l'assenza di giudizio che cerco di mettere in tutte le cose che affronto. Tradire è peccato, un peccato verso se stessi. Tradire è dolore. Tradire è fine.

giovedì 1 marzo 2012

...oltre ogni limite...

C'è una canzone di Renato Zero, si chiama "Oltre ogni limite", ve ne voglio parlare. Vi scrivo il testo e poi vi spiego perchè mi ha colpito amici. "Inverosimile sentirti respirare in me, avverto un brivido
sei come un vento che non c’è e si che il giorno ti ha portato via senza preavviso senza che fossi già così forte da farcela senza te. E’ stato un crimine mettere all’asta il posto tuo insostituibile
quello che fu davvero mio, profumo inequivocabile, presenza che mai più toccai, nei silenzi del mondo che rimpiange noi. Oltre ogni limite il mio pensiero sta tornando a te, all’abitudine piacevole che poi di noi s’innamorò amore folle e irragionevole da spazzarci via per restare solo ed unico una splendida pazzia Ci puoi scommettere io non ci riproverò ho le mie nuvole è la che mi nasconderò così mi renderò introvabile al vuoto che ora abita in me e che rende fragile il ricordo che ho di te.
Oltre ogni limite come quel fuoco che incendiò le nostre anime incredule dannate per l’eternità per raggiungere quel culmine per salire fin lassù dove ci si arriva facile da dove non si torna più!
"
Allora, leggetela almeno due volte. Questa canzone parla di un amore a cui non è stato dato il giusto valore. Io non lo riferisco all'amore tra un uomo e una donna  ma all'amore per un sogno distrutto da qualcuno che come un bambino incosciente lo ha interrotto perchè non era il sogno suo. Abbiamo assistito in questi giorni all'interruzione del progetto "Tracce di mare" in cui avevamo messo tutte le nostre energie singole e  di gruppo per realizzare qualcosa di bello, di importante, di valido in un posto dove Bagnoli in cui si assiste solo ad un "magnamagna" generale, un progetto amato dalla gente e riconosciuto valido dalle istituzioni e dal quartiere. La motivazione non è giunta a noi in maniera diretta, per vie traverse ci è stato detto che non lo abbiamo organizzato bene. Chi c'era ed ha visto non può affermare lo stesso. Non si è fatto male nessuno, abbiamo lasciato la scuola in perfetto ordine. Vi spiego anche un'altra cosa. Ho pulito i bagni dell'auditorium della scuola prima di iniziare il concerto che versavano in condizioni pietose, a rischio veramente di malattie ed infezioni, chissà perchè il rischio si vede solo dove conviene vederlo.   Ho messo persino due cartelli per separare il bagno destinato agli uomini, da quello destinato alle donne. Se abbiamo sbagliato in qualcosa, se qualcuno avesse creduto nell'amore che stavamo mettendo in questa cosa, se non avesse avuto il cinismo di non vederlo, avrebbe parlato con noi, ci avrebbe corretto e saremmo andati avanti insieme, perchè insieme si fanno grandi cose. Adesso siamo qui, con il nostro progetto nelle mani e non vogliamo cedere alle logiche di potere di Bagnoli Futura e dell'illegalità e non possiamo far null'altro che riporre il nostro sogno nel cassetto in attesa che qualcuno, preso dal buon senso e dall'amore per la musica ed il territorio che abbia il giusto peso e la giusta posizione nella società sposi la nostra causa e lo realizzi con noi. Tutto qui.
Adesso mi tocca nascondermi dal senso di vuoto che sento dentro, dall'impotenza e dal ricordo di tutto quello che  è stato che fa male ancora un po'.
Scriverò le altre parti del racconto, lo completerò e lo distribuirò in maniera gratuita a tutti quelli che hanno creduto in questo sogno. Lo dedicherò a due bambini, a Michelangelo, che ha letto tutta  la prima parte durante il concerto, seduto come un adulto e a Francesco per il solo fatto che esiste.
Resto nel porto....quando avrò una nuova spinta spiegherò le vele e mi incamminerò alla ricerca di altri sogni, sulle tracce del mare.

domenica 26 febbraio 2012

...quando ti dico che ti amo...

...quando ti dico che ti amo....ti sto dicendo che voglio vederti felice....quando ti dico che ti amo significa che voglio vedere il tuo cuore che sorride....quando ti dico che ti amo...ti sto dicendo che cercherò di spazzare via le tue paure e le tue angosce...quando ti dico che ti amo...ti sto aiutando a risolvere le tue incertezze...quando ti dico che ti amo...sto lavorando con te alla realizzazione dei tuoi sogni...quando ti dico che ti amo...ti sto dicendo che tu sei libero di stare ovunque nel mondo basta che sei felice.....quando ti dico che ti amo....ti sto dicendo che se sei triste io soffro insieme a te...quando ti dico che ti amo significa che ti conosco nel profondo e so che hai tanti pregi e anche tanti difetti  e non te li farò pesare....quando dico che ti amo significa che ti sto abbracciando..quando ti dico che ti amo ti sto dicendo che voglio condividere con te le cose belle della vita...quando ti dico che ti amo significa che mi interessa quello che ti piace, cosa pensi di un libro che hai letto o di un film che hai visto o delle canzoni che ascolti...quando ti dico che ti amo significa che ti ascolterei per ore mentre mi parli di te.....quando dico che ti amo ti sto dicendo che il "per sempre" non mi spaventa...quando ti dico che ti amo ti sto dicendo che se hai bisogno di stare da solo io lo capisco....quando dico che ti amo ti sto dicendo che voglio dormirti accanto..quando dico che ti amo significa che mi piace stare con te....quando dico che ti amo.....ti dico che insieme a te, io amo anche me e l'amore che provo per te.

Credo che l'amore sia questo e nulla altro....ma io questo amore qui in giro non lo vedo.....ma non per questo mi convincerò che mi sbaglio perchè io l'ho provato un tempo e se lo proverò di nuovo voglio che sia uguale perchè questo amore qui rende felici.. ....forse quello che provo io ha un altro nome....lo chiamerò "il mio amore".
 

sabato 18 febbraio 2012

...gli ormoni impazziti....

....è un argomento importante....che ho approfondito qualche sera fa e che sento di condividere con tutti voi. Quello che è emerso dal dibattito,  è che gli ormoni hanno un ruolo determinante nella nostra vita. Potrebbe non essere un problema se non fossero composti di materia folle.
Gli ormoni che abbiamo hanno costanti crisi di pazzia che ci espongono a condizioni emotive molto forti che spesso sfociano in situazioni di disagio se non si trovano risposte adeguate alle pretese dei sensi.  Sono state rilevate delle classificazioni e categorizzazioni possibili. Invito allora tutti coloro che hanno studiato l'argomento ad intervenire per favorire la conoscenza e l'apprendimento di un qualcosa che influisce notevolmente sul nostro benessere. Questa volta lascio la parola a voi esperti in quanto è un argomento di una certa rilevanza scientifica e non mi sento all'altezza di affrontarlo. Vi invito quindi a dibattere su questo blog.

giovedì 16 febbraio 2012

...l'arte del saper ricominciare subito....

Questo post è una bella sfida aperta. Quante volte ci troviamo di fronte alla fine di qualcosa, la fine di una storia, la fine di un lavoro, la fine di un'amicizia, di un percorso, la fine di qualcosa di bello spesso e raramente di qualcosa di brutto....(il raramente non è legato alla quantità ma al fatto che non è mai palese questa fine qui). Come ci sentiamo? Persi, smarriti, affranti, impauriti.....devo continuare? E' inutile. Ma poi cosa accade? Proviamo a guardare oggi qualche "fine" che risale ad un po' di tempo fa....l'abbiamo superata di sicuro dopo avere speso lacrime, contorsioni mentali, parole, tante parole, ore di analisi, giorni in cui non guardavamo neanche il cielo di che colore era, silenzi interiori. Allora qui lancio una sfida amici. Troviamo un modo, un modo migliore per superare la "fine" elemento ripetitivo nella vita di ognuno di noi che non ci faccia perdere tempo, il tempo prezioso della vita. Troviamolo insieme. Ogni volta che uno di noi se la trova di fronte adotta il metodo che creeremo e che perfezioneremo via via....fino a quando sarà il migliore e l'unico riconosciuto e perseguibile....fino a quando vinceremo il Nobel per la scoperta più importante in assoluto per il miglioramento della qualità della vita.
Questa foto qui non è una foto messa a caso. Si nota come ero felice vero? Ero felice per qualcosa che non avrei mai voluto veder finire e che è finita....e adesso? Sono felice allo stesso modo....dopo però aver passato tutto quello che ho scritto sopra....tempo sprecato amici miei, troppo sprecato, garantisco e sottoscrivo. Adesso non cerco neanche l'inizio e non lo cercherò fino a quando non avremo scoperto il nostro metodo infallibile che si chiamerà "l'arte del saper ricominciare subito"...perchè la vita è troppo importante per sprecarla....beh io non posso e non voglio. Scrivetemi...io vi leggo e vi rispondo.....dipende tutto da voi.
La vostra amica folle innamorata del tempo e della vita.  


mercoledì 15 febbraio 2012

...Benvenuta al mondo Maria Vittoria...

Cosa scriviamo oggi nel nostro blog amici? Potrei lasciare solo questa foto che dice tutto. La mano di un papà su cui è appoggiata la mano di sua figlia.
Questa è la forma suprema dell'amore, quell'amore viscerale, fatto di cose che nessuno al mondo potrà mai contrastare, un amore che dura per sempre, che non viene scalfito dal tempo, dalle distanze, dalle diversità emotive e caratteriali, dalle paure, dalle abitudini, dalle assenze a volte o dalla troppa presenza in altre. L'amore che esiste ed è palese dal primo giorno di vita, quello che non ha bisogno di tempo per crescere o per manifestarsi.
Sulla base di questo amore si costruisce una vita in cui le emozioni si susseguono come un fiume che scorre verso il mare. Molti hanno scritto sui figli, io preferisco Gibran che affermava: "i figli sono frecce che dall'arco dei genitori vengono scoccate lontano", questo per mettere in evidenza che l'amore, il più forte che c'è, comunque rende liberi, ce la metto sempre la libertà, chiedo venia . 
L'amore è una forza costruttiva e il rapporto con i figli ne è la massima espressione, abbiatene cura,  aggiungo.  C'è tutto, tenerezza, paura, gioia, smarrimento, felicità, condivisione, speranza...c'è vita. Tanti auguri allora a Giuseppe e a Maria Vittoria, per una nuova bellissima storia d'amore appena nata....insieme alla vita.

lunedì 13 febbraio 2012

...a proposito di San Valentino....

Domani è San Valentino. Quante volte ho sentito dire: "non sopporto questa festa", "è una festa commerciale", "che banalità" oppure "l'amore c'è tutti i giorni, mica solo in questo" ebbene, io invece sono conformista. Mi piace San Valentino, mi piacciono le rose, i baci perugina ed anche quei cuori enormi, quei pupazzi un po kitsch che si vendono in giro.
Mi piace scartare le frasi dei baci perugina e trovare quella più adatta alle mie speranze del giorno ed al mio stato d'animo. Sono così banalmente romantica che quasi me ne vanto in questo mondo in cui ognuno cerca di costruire un'immagine elevata, eletta che si sgretola ad ogni piccolo colpo di vento, senza che sia necessaria la tempesta.
Preferisco essere così, vera, intelligente, si, ma anche banale. Un giorno Mimmo Ciavarelli, mio psicologo e grande amico mi fece leggere un pezzo tratto da "I fiori del male" di Baudelaire in cui l'autore sottolineava l'importanza di riconoscere che siamo fatti di tutto, c'è intelligenza e stupidità in noi, amore e odio. Ecco, è proprio così. Non siamo la perfezione, anche se alla perfezione dobbiamo tendere e forse la forma massima è proprio riconoscere i nostri pregi e i nostri difetti e portarli alla luce e farli vivere nella massima libertà. Allora, riempitemi pure la bacheca di canzoni d'amore, mandatemi fiori, regalatemi baci perugina se vi va.....io amo San Valentino.

domenica 12 febbraio 2012

....Whitney Houston dead

....non voglio vedere più gente che si ostina a soffrire per un amore finito, per una finta solitudine, per un sogno non realizzato. Voglio vedere gente che ama la vita, che si sa reinventare, che sa costruire sulle macerie, che sa chiedere aiuto dove non ce la fa, che prende amore dal mondo. Il mondo ne è pieno. Io l'ho visto e non sono una visionaria, né una pazza. L'amore è ovunque, nel sole, nel vento e nella pioggia, nell'abbraccio di un figlio, nelle parole di un amico, nel thè che prendiamo al bar, in un film alla tv....siamo stati capaci anche di crearlo anche in un mondo virtuale come facebook in cui ci scambiamo poesie, fotografie e sogni. Siamo fatti ad immagine e somiglianza della perfezione....tutto possiamo se lo vogliamo....e non è un delirio di onnipotenza, è il riconoscimento di essere parte di un universo perfetto, in cui la vita è la massima espressione. Come disse Benigni nella Tigre e la neve: INNAMORATEVI sempre!!

sabato 11 febbraio 2012

...Irene non lo sa....

...poi ho scritto "Irene non lo sa", ancora non l'ho pubblicato...sto cercando una casa editrice...forse l'ho trovata...chissà, vediamo. Questo libro è nato in un momento particolare della mia vita...mentre scrivo sto sorridendo, perché non conosco nella mia vita un periodo normale...forse questo...mah non ne sono sicura...magari lo chiederò alla mia cara amica Romilda, lei saprà rispondere. Stasera ho in mente di scrivere qualcosa non su questo libro ma di questo libro, forse per spronarvi a leggerlo anche se non so come possiate farlo perché non c'è in giro....ce ne sono solo 15 copie, non so chi ne è in possesso....una sicuramente ce l'ha Diego, un'altra Brunella, si anche Silvana ce l'ha....potete chiederla a loro, sono persone generose oppure aspettare un po' che mi decida a pubblicarlo. Insomma mi sto perdendo in chiacchiere. Allora vi scrivo un pezzo...mi piacerebbe ricevere i vostri commenti...lo scelgo a caso (forse), lo scelgo per me....lo scelgo per voi, insomma non ha importanza, andiamo oltre. Irene....chi è Irene? Sono io Irene? Lo può dire chi mi conosce....chi mi evita e chi non riesce ad evitarmi. Non sono invadente io, sono invasiva.
"Irene rimase lì a fissare il vuoto. Non aveva alcun pensiero. Le mie lacrime e le mie parole non l’avevano spostata di un centimetro. Si diventa sordi in certi stati d’animo. Parole forti e coraggiose come quelle che avevo pronunciato sono nulla in un momento così ma bisogna guardare oltre, perché le parole che vengono dal cuore, servono sempre. C’è un momento in cui manifestano la loro potenza. Non era quello ma arriverà. Irene non lo sa. Irene poteva trovare dentro di se una frase convenzionale per l’occasione ed inviarmi un SMS di circostanza  ma non lo fece. Non le dispiaceva che ero andato via così affranto. Non le importava niente né di me, né di se, né di nessuno.  Non aveva bisogno di parole. Era stanca delle parole.  Non voleva capire né essere capita. Questo la faceva sentire libera. Non aveva chiesto a nessuno di salvarla. Non voleva essere salvata. Non si aspettava niente da quella vita. C’era follia dentro di lei che la saggezza non avrebbe mai potuto contrastare. I folli parlano una lingua diversa. Sono su un altro livello di comunicazione che chi non lo è,  non è in grado di raggiungere. Quella follia doveva placarsi da sola.
Irene si alzò dal letto, aveva ancora la flebo attaccata al braccio, la staccò ed uscì nel corridoio. C’era silenzio. Erano le sei di un pomeriggio autunnale. Fuori gli alberi erano pieni di foglie dorate e rosse che mosse dal vento creavano un’atmosfera dolce e triste.  Indossava una camicia bianca ed era scalza. Aveva i capelli lunghi e lisci che le cadevano sulle spalle. Erano di un colore bellissimo i suoi capelli, come quelli delle foglie d’autunno che si potevano guardare quella sera dalla finestra. Un’infermiera grassa la vide e le chiese di tornare nella stanza. Le cinse la vita con il suo braccio forte e la trascinò quasi. Era esile Irene ed era debole per i giorni di digiuno ai quali si era sottoposta. Non oppose resistenza. Non aveva alcuna forza. Tornò a letto ed iniziò a piangere. Finalmente Irene piangeva. Ricordò una frase che aveva letto in un libro di Potok e la recitò ad alta voce come se parlasse a qualcuno ma non all’infermiera che era ancora lì con lei:  “Posso capire la violenza se un individuo decide razionalmente che il suo mondo è malvagio da cima a fondo e irredimibile e che non c'è dentro nulla che valga la pena di salvare”. Era malvagio il suo mondo? Davvero non c’era nulla da salvare? Davvero la sua vita meritava un atto così violento? Non c’era nulla che valeva la pena di salvare né dentro né fuori di lei?  Irene era pazza, a pensarlo nella logica dell’equilibrio naturale del male e del bene. L’infermiera le fece una siringa e si addormentò" Da Irene non lo sa.

...C'è un tesoro in ogni dove....e il viaggio inizia...

...iniziamo questo viaggio insieme....sono Paola Basile e sono una scrittrice...forse...mia mamma lo dice...i miei amici lo dicono....e se tutti insieme hanno ragione allora veramente lo sono.
Su suggerimento del mio amico Luca Palmiero, ho creato questo blog...pur non avendo tempo, lotto con il tempo che fugge.....fortuna che respiro senza dover fare qualcosa altrimenti non vivrei a lungo. Dicevo, Luca ha insistito perchè dice che una scrittrice deve avere un blog....e così ho ceduto...fosse solo per il piacere di scrivere e di condividere ciò che scrivo.
Spero di riuscire ad essere costante, in caso contrario ho creato uno spazio alternativo per tutti voi, uno spazio in cui parlare di tutto e di niente perché si può anche parlare di niente, su questo siamo sicuramente d'accordo. Iniziamo questo viaggio con una frase tratta dal mio primo libro C'è un tesoro in ogni dove...fa così: "Ho indossato i pattini ed ho corso veloce per sentire l’aria fredda nei polmoni e quella sensazione di liberazione da uno stupido dolore. Perché quanto può essere stupido un dolore così lo sappiamo tutti!". Sono stata molto criticata per aver parlato del dolore nel mio libro come percorso obbligatorio della comprensione del valore che hanno le cose, del valore che ha la vita. Diciamo che ho portato l'esperienza mia e non è l'unica esperienza possibile no? E chi mi conosce  e mi vede pensa che il dolore sia qualcosa che non mi appartiene per niente, che è lontano da me....del resto me lo dico da sola che sono l'energia solare di Daitan III, fidatevi di me...bugie non ve ne dirò. Allora? Ecco, vi ho dimostrato come si può scrivere "niente". Adesso passo a voi la parola. Miei lettori, miei scrittori. Buon viaggio.