lunedì 26 marzo 2012

..il tradimento....

Oggi voglio affrontare un argomento difficile, sento di volerne parlare con Melania con la quale si apre sempre un bellissimo dialogo e con  tutti gli altri.  Inizio con la foto. Quando in genere si parla del tradimento la mente viaggia subito al rapporto tra un uomo e una donna, a quelle che tutti chiamano "corna", ebbene io penso di no, quello non è un tradimento, quella è la semplice soddisfazione di un bisogno fisico primario, negli uomini quasi un'esigenza, una soddisfazione talvolta del proprio "ego" che purtroppo, per quanto appaia paradossale quello che sto dicendo,  non trova spazio in un equilibrato rapporto a due durevole nel tempo. Il tradimento è una cosa ben più profonda,che aggredisce spazi aperti di un'anima che è stata donata all'altro senza misura. L'immagine che ho riportato è l'esempio eclatante del tradimento. Un'angelo in volo colpito da una freccia che cade a terra a faccia in giù. Questa è la sensazione che si prova. Io l'ho provata. Ho trovato tutta la forza nelle parole e sono diventata una scrittrice. Il tradimento subito è stato l'inizio di un periodo bello. Come dice Lucio Dalla " e rinasce un fiore sopra un fatto brutto". Ma questa è un'altra storia, la storia di adesso è che cosa significa tradire. Tradire significa mentire ad una persona a cui puoi dire tutte le verità, una persona che ti accetta per come sei senza porsi nessun limite anzi una persona che ti antepone ai suoi limiti perchè per lei sei importante come se stessa. Tradire significa non capire il valore dell'altro, la sua onestà, il suo amore e dissacrarlo. Tradire significa colpire alle spalle come la freccia della foto. Forse chi non è stato tradito non lo sa e quindi tradisce ignaro del dolore che può provocare..suona come un'alibi, una scusa, l'assenza di giudizio che cerco di mettere in tutte le cose che affronto. Tradire è peccato, un peccato verso se stessi. Tradire è dolore. Tradire è fine.

giovedì 1 marzo 2012

...oltre ogni limite...

C'è una canzone di Renato Zero, si chiama "Oltre ogni limite", ve ne voglio parlare. Vi scrivo il testo e poi vi spiego perchè mi ha colpito amici. "Inverosimile sentirti respirare in me, avverto un brivido
sei come un vento che non c’è e si che il giorno ti ha portato via senza preavviso senza che fossi già così forte da farcela senza te. E’ stato un crimine mettere all’asta il posto tuo insostituibile
quello che fu davvero mio, profumo inequivocabile, presenza che mai più toccai, nei silenzi del mondo che rimpiange noi. Oltre ogni limite il mio pensiero sta tornando a te, all’abitudine piacevole che poi di noi s’innamorò amore folle e irragionevole da spazzarci via per restare solo ed unico una splendida pazzia Ci puoi scommettere io non ci riproverò ho le mie nuvole è la che mi nasconderò così mi renderò introvabile al vuoto che ora abita in me e che rende fragile il ricordo che ho di te.
Oltre ogni limite come quel fuoco che incendiò le nostre anime incredule dannate per l’eternità per raggiungere quel culmine per salire fin lassù dove ci si arriva facile da dove non si torna più!
"
Allora, leggetela almeno due volte. Questa canzone parla di un amore a cui non è stato dato il giusto valore. Io non lo riferisco all'amore tra un uomo e una donna  ma all'amore per un sogno distrutto da qualcuno che come un bambino incosciente lo ha interrotto perchè non era il sogno suo. Abbiamo assistito in questi giorni all'interruzione del progetto "Tracce di mare" in cui avevamo messo tutte le nostre energie singole e  di gruppo per realizzare qualcosa di bello, di importante, di valido in un posto dove Bagnoli in cui si assiste solo ad un "magnamagna" generale, un progetto amato dalla gente e riconosciuto valido dalle istituzioni e dal quartiere. La motivazione non è giunta a noi in maniera diretta, per vie traverse ci è stato detto che non lo abbiamo organizzato bene. Chi c'era ed ha visto non può affermare lo stesso. Non si è fatto male nessuno, abbiamo lasciato la scuola in perfetto ordine. Vi spiego anche un'altra cosa. Ho pulito i bagni dell'auditorium della scuola prima di iniziare il concerto che versavano in condizioni pietose, a rischio veramente di malattie ed infezioni, chissà perchè il rischio si vede solo dove conviene vederlo.   Ho messo persino due cartelli per separare il bagno destinato agli uomini, da quello destinato alle donne. Se abbiamo sbagliato in qualcosa, se qualcuno avesse creduto nell'amore che stavamo mettendo in questa cosa, se non avesse avuto il cinismo di non vederlo, avrebbe parlato con noi, ci avrebbe corretto e saremmo andati avanti insieme, perchè insieme si fanno grandi cose. Adesso siamo qui, con il nostro progetto nelle mani e non vogliamo cedere alle logiche di potere di Bagnoli Futura e dell'illegalità e non possiamo far null'altro che riporre il nostro sogno nel cassetto in attesa che qualcuno, preso dal buon senso e dall'amore per la musica ed il territorio che abbia il giusto peso e la giusta posizione nella società sposi la nostra causa e lo realizzi con noi. Tutto qui.
Adesso mi tocca nascondermi dal senso di vuoto che sento dentro, dall'impotenza e dal ricordo di tutto quello che  è stato che fa male ancora un po'.
Scriverò le altre parti del racconto, lo completerò e lo distribuirò in maniera gratuita a tutti quelli che hanno creduto in questo sogno. Lo dedicherò a due bambini, a Michelangelo, che ha letto tutta  la prima parte durante il concerto, seduto come un adulto e a Francesco per il solo fatto che esiste.
Resto nel porto....quando avrò una nuova spinta spiegherò le vele e mi incamminerò alla ricerca di altri sogni, sulle tracce del mare.