martedì 24 maggio 2016

..come un palloncino rosso

Ci sono nella vita periodi di silenzio o colmi di parole, dette e ascoltate e in questi periodi si cambia mille volte col rischio di diventare i più grandi incoerenti dell'universo.
Finché c'è un'evoluzione della propria coscienza e conoscenza, finché si osserva il mondo con attenzione, finché si fanno nuove esperienze, si scoprono punti di vista, sfumature, prospettive che lavorano sull'idea che ci siamo fatti di persone ed eventi e sulle nostre ideologie.
Accettare il cambiamento è un atto di responsabilità nei confronti di se stessi ma anche confermare un valore, un principio, una verità e renderli definitivi assume un forte peso, perché non bisogna trascurare il fatto che man mano che si avanza nel cammino della vita, sempre meno sono i dubbi e maggiori le certezze e soprattutto si diventa selettivi col rischio di sentire forte il peso della solitudine.
Un famoso cantastorie dice:  "Non c'è solitudine quando si è soli" e questo ossimoro se lo rileggiamo o lo canticchiamo più volte rassicura anche se poi la solitudine non va confusa con l'isolamento che è un tempo di dimenticanza, di abbandono di se stessi, di mancata crescita.
Quindi cambiamo idea, aumentiamo la nostra "solitudine" ma soprattutto non smettiamo mai di essere curiosi e di stupirci davanti a persone vere. Allontaniamoci dai teatranti come un palloncino rosso all'elio esposto al vento, da quei teatranti che se una volta ci confondevano e ci rubavano tempo prezioso, oggi ci fanno sorridere, scrollare le spalle e andare avanti senza soffermare neanche per un secondo il nostro lieve ma spedito passo.
Come sempre si accettano riflessioni, pensieri contrari e/o aggiunti....







venerdì 4 settembre 2015

CHI AMA VINCE

Il tempo dell'equilibrio lo sceglie la vita. Ci ostiniamo a volte a volere le cose come crediamo siano più giuste e ci inoltriamo in isole di stupida infelicità.
Solo quando le frustrazioni sono più imponenti dei momenti belli, allora riusciamo ad operare quel distacco che ci porta a guardare le cose con un occhio più obiettivo e cominciamo ad incamminarci verso momenti di forte solitudine, di grande riflessione approdando alla fine ad un' ambita serenità.
Tutte le cose ritornano così nell'equilibrio giusto deciso dalla vita che ci riposiziona come pedine sulla dama nella giusta sequenza, alla fine della sua partita, persone che ritornano esattamente nel posto dove dovevano stare per la loro natura, dove volevano stare per loro scelta...che meraviglia!
Ah dimenticavo...chi ha vinto la partita? Beh è facile...solo CHI AMA VINCE.
Instru:mentale LIVE - 23 settembre 2015 - Maschio Angioino di Napoli.
Sponsor ufficiale Veloce Corporate.
Promoter Leottoezerotre.
Una bella storia.

venerdì 5 dicembre 2014

...alla mia amica dell'anno e della vita....

Oggi è una giornata particolare...mi viene tanto da sorridere. Questo mio tempo a Roma si sta per concludere. Ho vissuto mesi nei quali ho cercato le risposte di cui avevo bisogno per reinventarmi di nuovo. Un tempo fatto a volte di paura e di resa, altre di slancio e di speranza. Viviamo di sbagli e di riprese. Io non ho mai portato bandiere di convenienza. Ho avuto idee e l'ho cambiate valutando meglio, crescendo, capendo. Ho fatto e donato perchè lo sentivo nel cuore e quando non l'ho sentito più, ho smesso. L'ho fatto con verità, sempre con quella maltrattata ed evitata verità che ho scelto come compagna di viaggio. Quel "guardare in faccia alla realtà" che è per pochi coraggiosi eroi. Non sono stata la protagonista di nessuno, nè un'abusiva nella mia vita (cit. F.V.) che ho cercato sempre di non tradire. Ho ritenuto sempre che il talento fosse restare fedeli a se stessi, gli altri sono troppo ballerini, troppo aleatori, troppo vivamente sollecitati dai propri egoismi, dal pelo di ciucia o di pisello (Isa so che stai ridendo), dalle proprie smanie di primeggiare. In una vita priva di certezze restiamo l'unica nostra sicurezza con qualche compagno di viaggio che si conta sulle dita di una mano. Saltello ancora sulle delusioni come una stuppola (Isa mi chiama così) e vado avanti portando con me quella dolce idea di costruzione di qualcosa di migliore. Tutto questo mio attraversare, questa esperienza di un anno e mezzo, l'ho condivisa con una persona speciale. Insieme abbiamo sbraitato, abbiamo pianto, abbiamo riso, abbiamo lottato, ci siamo arrese, abbiamo progettato vendette mai attuate, abbiamo ironizzato, abbiamo analizzato l'assurdo ricercando la verità, abbiamo avuto paura, abbiamo cacciato il coraggio, abbiamo trovato il nostro equilibrio nonostante la follia di chi ci circondava, abbiamo amato senza ricevere nulla in cambio o forse qualcosa si, pugnalate e calci nei reni :),  ci siamo accompagnate ogni giorno, lottando con forza per non farci rubare neanche uno dei nostri sogni. 
Sorrido quando penso che se non la sento per qualche giorno devo cercarla..devo sapere come sta...perchè lei è la mia amica speciale, una donna unica che ha conquistato il primato di amica dell'anno e della vita.
Magari questa sembra un'americanata ma lei lo sa che è solo un gioco che nasce come occasione per dirle quanto è importante, quanto è coraggiosa, quanto è forte, quanto è speciale, quanto è caparbia, quanto è decisa e determinata e quanto le voglio bene con il nostro modo unico di dircelo, senza cadere in sentimentalismi banali che non ci appartengono.
E così continuiamo il viaggio e tra un po' posso dirlo, perchè lo ha già annunciato lei, faremo un grande evento nel pieno di un'amicizia che ci farà ancora tanto gioire...a questo punto lancio il nostro slogan: "Io sono Instru:mentale (Paola)...Io sto con la Basile (Isabella)".
Grazie Isabella Barbato.
 

mercoledì 26 novembre 2014

...Last Train Home

A volte si va...si va perchè si deve anche se non si vuole. Ci dobbiamo allontanare perchè quando le cose diventano troppo confuse, troppo opprimenti, tanto da farci perdere la lucidità e il controllo, dobbiamo trovare una dimensione migliore che ci faccia riequilibrare. La condizione perfetta in questi casi è la solitudine, quel silenzio che ci costringe a sentire la voce del cuore, che ci fa rallentare e percepire le cose in maniera più autentica: reale.
Con la lontananza, giorno dopo giorno il respiro diventa più dolce, i pensieri si semplificano come quelle espressioni matematiche in cui i positivi e i negativi uguali si azzerano e tutto diventa più snello, più leggibile.
E poi piano piano ritornano i colori, i bordi, i confini, i volti, la bellezza come quando i restauratori sono in via di conclusione del loro lavoro su un affresco. Uno sguardo al capolavoro e poi si può tornare, più consapevoli, convinti di non permettere mai più a nessuno di rovinare l'opera d'arte che con coraggio e determinazione, con onestà ed impegno abbiamo fatto della nostra vita.
Ascoltavo una canzone qualche giorno fa: "oj nenna nè te puort addore e'mare 'nzieme a tte.."...la musica che parla di Napoli, che qualcuno rinnega, che qualcuno ama. Le canzoni ci tengono compagnia senza farci male mai.
Si può tornare adesso, con la testa e il cuore pieno di progetti, di idee, di speranze per una terra che un po' ci ha aspettati e un po' è andata avanti...sapendo che siamo cambiati ma l'abbiamo tenuta sempre nelle trame strette del cuore e questo ci ha permesso di tornare...questo non ci ha impedito di tornare...e allora? Ultima chiamata....last train home.

lunedì 17 novembre 2014

...i falliti...

Bisogna cercare di non imbattersi mai nei "falliti". I falliti sono quella categoria che va tra i 40 e i 60 anni che ha trascorso la propria vita a manifestare il proprio disagio contro tutto e tutti seguendo la corrente che gli consentiva di esporsi il massimo con il minimo impegno e fastidio.
I falliti non hanno un'ideologia politica, religiosa o altro, non hanno il coraggio nella battaglia, non hanno talento, vivono come parassiti, non si confrontano apertamente con il loro nemico. I falliti fanno telefonate anonime, clonano profili facebook, salutano negli incontri casuali purtroppo non ben evitati,  i loro presunti "nemici"con lo sguardo contenuto o rivolto a terra. Spesso si affiancano a "giovani leve"  e le strumentalizzano per brevi periodi con il loro atteggiamento di uomini vissuti, fino a quando non vengono smascherati e sono costretti a cambiare gruppo o corrente. E allora il gioco ricomincia. I falliti sono dotati spesso di mogli/uomini "struzzo" e di amanti amorevoli che si prendono cura di loro. Capita molto raramente che donne/uomini intelligenti si imbattono nei "falliti" ma la storia dura poco e i poveri martiri di una sfortuna momentanea, si rialzano dall'inciampo e riprendono, più spediti e consapevoli di se stessi, il loro cammino....le donne stupide/gli uomini stupidi invece sono l'unico "paradiso" che i falliti possono permettersi, la vita è generosa. Nei miei periodi di momentanea sfortuna, ho incontrato diversi falliti e quindi sono  stata vittima di continue clonazioni di profili facebook, pubblicazioni non consentite delle mie foto, pettegolezzi sul mio conto, fastidiose mail e chi più ne ha più ne metta, l'ultimo profilo clonato risale a non meno di 24 ore fa dove è stato pubblicato il mio volto sul corpo di una pecora. Divertente dissonanza con il mio coraggio di affrontare gli uomini e la vita. I falliti proiettano negli altri la loro iniquità. Provo pena per questi poveri falliti, vorrei suggerire loro una cura, vorrei fondare un'associazione per la raccolta di fondi per la ricerca del loro caso perchè io sono molto altruista ma non ho tempo purtroppo adesso però prometto che qualsiasi cosa potrò fare nel mio piccolo, la farò....prometto che la farò.

mercoledì 21 maggio 2014

..le persone sensibili...

..siamo umani. Quello che dobbiamo capire è che siamo esseri umani. Siamo pieni di errori che si amplificano quando abbiamo paura. Quali sono le circostanze in cui abbiamo paura? Quando mettiamo in gioco i nostri sentimenti. E proprio in quelli, se reciprocamente non riconosciamo la nostra "umanità", ci ritroviamo in un tribunale in cui diventiamo giudici ed imputati a seconda del caso. Ci sono sempre situazioni della vita in cui siamo vincitori ed altre decisamente perdenti, periodi in cui siamo coerenti, equilibrati e momenti in cui non riusciamo a sopportare neanche un uccellino che cinguetta sul balcone. Ci sono giorni in cui senza un motivo camminiamo senza toccare terra ed altri in cui ci sentiamo depressi e stanchi quasi sull'orlo del suicidio. Ecco, questo significa essere umani. C'è una canzone di Claudio Baglioni che si chiama Pace, dice così: "ed io ti chiedo perdono se fratello a volte tu mi hai fatto male, io non potevo essere come te, un mago un angelo immortale". Ho cercato di spiegarmi queste parole: "io ti chiedo perdono se tu mi hai fatto male", non hanno spiegazione razionale però hanno un grande senso. Abbiamo mai provato a capire perchè gli altri ci fanno male? Perchè ci mentono a volte? Perchè ci feriscono? Ognuno di noi ha una storia fatta di cose belle ma anche di rinunce, di inquietitudini, di oppressione, di paure. Quando pensiamo agli altri, dobbiamo capire il loro percorso e la loro vita prima di poterli giudicare. Con questa premessa voglio parlare poi di una categoria a se: le persone sensibili. Le persone sensibili quando subiscono una cattiveria diventano terribili, sono le persone più miti della terra ma quando reagiscono, sono capaci di parole forti e spropositate a volte. Bisogna capire che fare loro del male è come buttare alcool su ferite aperte. Queste persone però sono quelle che nel tempo ritornano sui loro passi, sono quelle che con la loro sensibilità diventano compassionevoli fino allo sfinimento e rimurginano e ragionano e ci pensano e ci ripensano e assolvono anche colui che in un momento ha fatto l'azione più spregevole della terra, addossandosene addirittura le colpe. Le persone sensibili soffrono per una foglia che subisce il vento. Le persone sensibili sono diverse, spesso al di sopra delle parti ed è veramente facile per loro erigersi sul piedistallo di quella diversità che le rende uniche ma non lo fanno. Restano tra la gente pur non stando bene in nessun posto e con nessuno, lo vivono come se fosse la loro dimensione ideale e portano la loro comprensione, le loro parole e la loro energia pura. Io le persone sensibili le conosco bene, le conosco davvero bene.

domenica 27 aprile 2014

...felice di essere un calzino spaiato!



...ho un unico sentimento nel cuore...l'unico a cui do valore. E' l'amicizia. Definisco "l'amore" una tortura per il cuore, per l'anima e per la vita. Un sentimento che mi ha spezzata i passi, fermato i sogni, tolto la gioia di vivere, per pochi attimi di bellezza che neanche ricordo più per quanto li ho pagati, mi ha lasciato il cuore in brandelli e macchie indelebili sull'anima. Non mi interessa. Non mi parlate d'amore, mi opprimete, non vi considero, potete procurare in me solo una reazione: la fuga. Non mi piace il rapporto di coppia che considero opprimente e deleterio per la vita e per la libertà. Io sono un calzino spaiato e resterò tale, un calzino che non può essere indossato. Non soffro di solitudine, sono un letto ad una piazza, non c'entra nessuno...mentre nella mia stanza voglio milioni di sacchi a pelo dove dormiranno con me i miei amici con cui trascorrerò bellissime sere d'estate, riderò, farò progetti, e passerò giornate che non vorrei mai far finire e in cui tornerò a casa con la gola a pezzi per aver cantato di gioia al ritorno da Sorrento, senza la paura di essere tradita, di perdere qualcosa. So che questa nota suonerà a molti come stonata ma è molto intonata nella musica della mia vita...in cui l'amore che si manifesta nell'amicizia, assume una sola forma: la libertà.