domenica 26 febbraio 2012

...quando ti dico che ti amo...

...quando ti dico che ti amo....ti sto dicendo che voglio vederti felice....quando ti dico che ti amo significa che voglio vedere il tuo cuore che sorride....quando ti dico che ti amo...ti sto dicendo che cercherò di spazzare via le tue paure e le tue angosce...quando ti dico che ti amo...ti sto aiutando a risolvere le tue incertezze...quando ti dico che ti amo...sto lavorando con te alla realizzazione dei tuoi sogni...quando ti dico che ti amo...ti sto dicendo che tu sei libero di stare ovunque nel mondo basta che sei felice.....quando ti dico che ti amo....ti sto dicendo che se sei triste io soffro insieme a te...quando ti dico che ti amo significa che ti conosco nel profondo e so che hai tanti pregi e anche tanti difetti  e non te li farò pesare....quando dico che ti amo significa che ti sto abbracciando..quando ti dico che ti amo ti sto dicendo che voglio condividere con te le cose belle della vita...quando ti dico che ti amo significa che mi interessa quello che ti piace, cosa pensi di un libro che hai letto o di un film che hai visto o delle canzoni che ascolti...quando ti dico che ti amo significa che ti ascolterei per ore mentre mi parli di te.....quando dico che ti amo ti sto dicendo che il "per sempre" non mi spaventa...quando ti dico che ti amo ti sto dicendo che se hai bisogno di stare da solo io lo capisco....quando dico che ti amo ti sto dicendo che voglio dormirti accanto..quando dico che ti amo significa che mi piace stare con te....quando dico che ti amo.....ti dico che insieme a te, io amo anche me e l'amore che provo per te.

Credo che l'amore sia questo e nulla altro....ma io questo amore qui in giro non lo vedo.....ma non per questo mi convincerò che mi sbaglio perchè io l'ho provato un tempo e se lo proverò di nuovo voglio che sia uguale perchè questo amore qui rende felici.. ....forse quello che provo io ha un altro nome....lo chiamerò "il mio amore".
 

sabato 18 febbraio 2012

...gli ormoni impazziti....

....è un argomento importante....che ho approfondito qualche sera fa e che sento di condividere con tutti voi. Quello che è emerso dal dibattito,  è che gli ormoni hanno un ruolo determinante nella nostra vita. Potrebbe non essere un problema se non fossero composti di materia folle.
Gli ormoni che abbiamo hanno costanti crisi di pazzia che ci espongono a condizioni emotive molto forti che spesso sfociano in situazioni di disagio se non si trovano risposte adeguate alle pretese dei sensi.  Sono state rilevate delle classificazioni e categorizzazioni possibili. Invito allora tutti coloro che hanno studiato l'argomento ad intervenire per favorire la conoscenza e l'apprendimento di un qualcosa che influisce notevolmente sul nostro benessere. Questa volta lascio la parola a voi esperti in quanto è un argomento di una certa rilevanza scientifica e non mi sento all'altezza di affrontarlo. Vi invito quindi a dibattere su questo blog.

giovedì 16 febbraio 2012

...l'arte del saper ricominciare subito....

Questo post è una bella sfida aperta. Quante volte ci troviamo di fronte alla fine di qualcosa, la fine di una storia, la fine di un lavoro, la fine di un'amicizia, di un percorso, la fine di qualcosa di bello spesso e raramente di qualcosa di brutto....(il raramente non è legato alla quantità ma al fatto che non è mai palese questa fine qui). Come ci sentiamo? Persi, smarriti, affranti, impauriti.....devo continuare? E' inutile. Ma poi cosa accade? Proviamo a guardare oggi qualche "fine" che risale ad un po' di tempo fa....l'abbiamo superata di sicuro dopo avere speso lacrime, contorsioni mentali, parole, tante parole, ore di analisi, giorni in cui non guardavamo neanche il cielo di che colore era, silenzi interiori. Allora qui lancio una sfida amici. Troviamo un modo, un modo migliore per superare la "fine" elemento ripetitivo nella vita di ognuno di noi che non ci faccia perdere tempo, il tempo prezioso della vita. Troviamolo insieme. Ogni volta che uno di noi se la trova di fronte adotta il metodo che creeremo e che perfezioneremo via via....fino a quando sarà il migliore e l'unico riconosciuto e perseguibile....fino a quando vinceremo il Nobel per la scoperta più importante in assoluto per il miglioramento della qualità della vita.
Questa foto qui non è una foto messa a caso. Si nota come ero felice vero? Ero felice per qualcosa che non avrei mai voluto veder finire e che è finita....e adesso? Sono felice allo stesso modo....dopo però aver passato tutto quello che ho scritto sopra....tempo sprecato amici miei, troppo sprecato, garantisco e sottoscrivo. Adesso non cerco neanche l'inizio e non lo cercherò fino a quando non avremo scoperto il nostro metodo infallibile che si chiamerà "l'arte del saper ricominciare subito"...perchè la vita è troppo importante per sprecarla....beh io non posso e non voglio. Scrivetemi...io vi leggo e vi rispondo.....dipende tutto da voi.
La vostra amica folle innamorata del tempo e della vita.  


mercoledì 15 febbraio 2012

...Benvenuta al mondo Maria Vittoria...

Cosa scriviamo oggi nel nostro blog amici? Potrei lasciare solo questa foto che dice tutto. La mano di un papà su cui è appoggiata la mano di sua figlia.
Questa è la forma suprema dell'amore, quell'amore viscerale, fatto di cose che nessuno al mondo potrà mai contrastare, un amore che dura per sempre, che non viene scalfito dal tempo, dalle distanze, dalle diversità emotive e caratteriali, dalle paure, dalle abitudini, dalle assenze a volte o dalla troppa presenza in altre. L'amore che esiste ed è palese dal primo giorno di vita, quello che non ha bisogno di tempo per crescere o per manifestarsi.
Sulla base di questo amore si costruisce una vita in cui le emozioni si susseguono come un fiume che scorre verso il mare. Molti hanno scritto sui figli, io preferisco Gibran che affermava: "i figli sono frecce che dall'arco dei genitori vengono scoccate lontano", questo per mettere in evidenza che l'amore, il più forte che c'è, comunque rende liberi, ce la metto sempre la libertà, chiedo venia . 
L'amore è una forza costruttiva e il rapporto con i figli ne è la massima espressione, abbiatene cura,  aggiungo.  C'è tutto, tenerezza, paura, gioia, smarrimento, felicità, condivisione, speranza...c'è vita. Tanti auguri allora a Giuseppe e a Maria Vittoria, per una nuova bellissima storia d'amore appena nata....insieme alla vita.

lunedì 13 febbraio 2012

...a proposito di San Valentino....

Domani è San Valentino. Quante volte ho sentito dire: "non sopporto questa festa", "è una festa commerciale", "che banalità" oppure "l'amore c'è tutti i giorni, mica solo in questo" ebbene, io invece sono conformista. Mi piace San Valentino, mi piacciono le rose, i baci perugina ed anche quei cuori enormi, quei pupazzi un po kitsch che si vendono in giro.
Mi piace scartare le frasi dei baci perugina e trovare quella più adatta alle mie speranze del giorno ed al mio stato d'animo. Sono così banalmente romantica che quasi me ne vanto in questo mondo in cui ognuno cerca di costruire un'immagine elevata, eletta che si sgretola ad ogni piccolo colpo di vento, senza che sia necessaria la tempesta.
Preferisco essere così, vera, intelligente, si, ma anche banale. Un giorno Mimmo Ciavarelli, mio psicologo e grande amico mi fece leggere un pezzo tratto da "I fiori del male" di Baudelaire in cui l'autore sottolineava l'importanza di riconoscere che siamo fatti di tutto, c'è intelligenza e stupidità in noi, amore e odio. Ecco, è proprio così. Non siamo la perfezione, anche se alla perfezione dobbiamo tendere e forse la forma massima è proprio riconoscere i nostri pregi e i nostri difetti e portarli alla luce e farli vivere nella massima libertà. Allora, riempitemi pure la bacheca di canzoni d'amore, mandatemi fiori, regalatemi baci perugina se vi va.....io amo San Valentino.

domenica 12 febbraio 2012

....Whitney Houston dead

....non voglio vedere più gente che si ostina a soffrire per un amore finito, per una finta solitudine, per un sogno non realizzato. Voglio vedere gente che ama la vita, che si sa reinventare, che sa costruire sulle macerie, che sa chiedere aiuto dove non ce la fa, che prende amore dal mondo. Il mondo ne è pieno. Io l'ho visto e non sono una visionaria, né una pazza. L'amore è ovunque, nel sole, nel vento e nella pioggia, nell'abbraccio di un figlio, nelle parole di un amico, nel thè che prendiamo al bar, in un film alla tv....siamo stati capaci anche di crearlo anche in un mondo virtuale come facebook in cui ci scambiamo poesie, fotografie e sogni. Siamo fatti ad immagine e somiglianza della perfezione....tutto possiamo se lo vogliamo....e non è un delirio di onnipotenza, è il riconoscimento di essere parte di un universo perfetto, in cui la vita è la massima espressione. Come disse Benigni nella Tigre e la neve: INNAMORATEVI sempre!!

sabato 11 febbraio 2012

...Irene non lo sa....

...poi ho scritto "Irene non lo sa", ancora non l'ho pubblicato...sto cercando una casa editrice...forse l'ho trovata...chissà, vediamo. Questo libro è nato in un momento particolare della mia vita...mentre scrivo sto sorridendo, perché non conosco nella mia vita un periodo normale...forse questo...mah non ne sono sicura...magari lo chiederò alla mia cara amica Romilda, lei saprà rispondere. Stasera ho in mente di scrivere qualcosa non su questo libro ma di questo libro, forse per spronarvi a leggerlo anche se non so come possiate farlo perché non c'è in giro....ce ne sono solo 15 copie, non so chi ne è in possesso....una sicuramente ce l'ha Diego, un'altra Brunella, si anche Silvana ce l'ha....potete chiederla a loro, sono persone generose oppure aspettare un po' che mi decida a pubblicarlo. Insomma mi sto perdendo in chiacchiere. Allora vi scrivo un pezzo...mi piacerebbe ricevere i vostri commenti...lo scelgo a caso (forse), lo scelgo per me....lo scelgo per voi, insomma non ha importanza, andiamo oltre. Irene....chi è Irene? Sono io Irene? Lo può dire chi mi conosce....chi mi evita e chi non riesce ad evitarmi. Non sono invadente io, sono invasiva.
"Irene rimase lì a fissare il vuoto. Non aveva alcun pensiero. Le mie lacrime e le mie parole non l’avevano spostata di un centimetro. Si diventa sordi in certi stati d’animo. Parole forti e coraggiose come quelle che avevo pronunciato sono nulla in un momento così ma bisogna guardare oltre, perché le parole che vengono dal cuore, servono sempre. C’è un momento in cui manifestano la loro potenza. Non era quello ma arriverà. Irene non lo sa. Irene poteva trovare dentro di se una frase convenzionale per l’occasione ed inviarmi un SMS di circostanza  ma non lo fece. Non le dispiaceva che ero andato via così affranto. Non le importava niente né di me, né di se, né di nessuno.  Non aveva bisogno di parole. Era stanca delle parole.  Non voleva capire né essere capita. Questo la faceva sentire libera. Non aveva chiesto a nessuno di salvarla. Non voleva essere salvata. Non si aspettava niente da quella vita. C’era follia dentro di lei che la saggezza non avrebbe mai potuto contrastare. I folli parlano una lingua diversa. Sono su un altro livello di comunicazione che chi non lo è,  non è in grado di raggiungere. Quella follia doveva placarsi da sola.
Irene si alzò dal letto, aveva ancora la flebo attaccata al braccio, la staccò ed uscì nel corridoio. C’era silenzio. Erano le sei di un pomeriggio autunnale. Fuori gli alberi erano pieni di foglie dorate e rosse che mosse dal vento creavano un’atmosfera dolce e triste.  Indossava una camicia bianca ed era scalza. Aveva i capelli lunghi e lisci che le cadevano sulle spalle. Erano di un colore bellissimo i suoi capelli, come quelli delle foglie d’autunno che si potevano guardare quella sera dalla finestra. Un’infermiera grassa la vide e le chiese di tornare nella stanza. Le cinse la vita con il suo braccio forte e la trascinò quasi. Era esile Irene ed era debole per i giorni di digiuno ai quali si era sottoposta. Non oppose resistenza. Non aveva alcuna forza. Tornò a letto ed iniziò a piangere. Finalmente Irene piangeva. Ricordò una frase che aveva letto in un libro di Potok e la recitò ad alta voce come se parlasse a qualcuno ma non all’infermiera che era ancora lì con lei:  “Posso capire la violenza se un individuo decide razionalmente che il suo mondo è malvagio da cima a fondo e irredimibile e che non c'è dentro nulla che valga la pena di salvare”. Era malvagio il suo mondo? Davvero non c’era nulla da salvare? Davvero la sua vita meritava un atto così violento? Non c’era nulla che valeva la pena di salvare né dentro né fuori di lei?  Irene era pazza, a pensarlo nella logica dell’equilibrio naturale del male e del bene. L’infermiera le fece una siringa e si addormentò" Da Irene non lo sa.

...C'è un tesoro in ogni dove....e il viaggio inizia...

...iniziamo questo viaggio insieme....sono Paola Basile e sono una scrittrice...forse...mia mamma lo dice...i miei amici lo dicono....e se tutti insieme hanno ragione allora veramente lo sono.
Su suggerimento del mio amico Luca Palmiero, ho creato questo blog...pur non avendo tempo, lotto con il tempo che fugge.....fortuna che respiro senza dover fare qualcosa altrimenti non vivrei a lungo. Dicevo, Luca ha insistito perchè dice che una scrittrice deve avere un blog....e così ho ceduto...fosse solo per il piacere di scrivere e di condividere ciò che scrivo.
Spero di riuscire ad essere costante, in caso contrario ho creato uno spazio alternativo per tutti voi, uno spazio in cui parlare di tutto e di niente perché si può anche parlare di niente, su questo siamo sicuramente d'accordo. Iniziamo questo viaggio con una frase tratta dal mio primo libro C'è un tesoro in ogni dove...fa così: "Ho indossato i pattini ed ho corso veloce per sentire l’aria fredda nei polmoni e quella sensazione di liberazione da uno stupido dolore. Perché quanto può essere stupido un dolore così lo sappiamo tutti!". Sono stata molto criticata per aver parlato del dolore nel mio libro come percorso obbligatorio della comprensione del valore che hanno le cose, del valore che ha la vita. Diciamo che ho portato l'esperienza mia e non è l'unica esperienza possibile no? E chi mi conosce  e mi vede pensa che il dolore sia qualcosa che non mi appartiene per niente, che è lontano da me....del resto me lo dico da sola che sono l'energia solare di Daitan III, fidatevi di me...bugie non ve ne dirò. Allora? Ecco, vi ho dimostrato come si può scrivere "niente". Adesso passo a voi la parola. Miei lettori, miei scrittori. Buon viaggio.