sabato 11 febbraio 2012

...C'è un tesoro in ogni dove....e il viaggio inizia...

...iniziamo questo viaggio insieme....sono Paola Basile e sono una scrittrice...forse...mia mamma lo dice...i miei amici lo dicono....e se tutti insieme hanno ragione allora veramente lo sono.
Su suggerimento del mio amico Luca Palmiero, ho creato questo blog...pur non avendo tempo, lotto con il tempo che fugge.....fortuna che respiro senza dover fare qualcosa altrimenti non vivrei a lungo. Dicevo, Luca ha insistito perchè dice che una scrittrice deve avere un blog....e così ho ceduto...fosse solo per il piacere di scrivere e di condividere ciò che scrivo.
Spero di riuscire ad essere costante, in caso contrario ho creato uno spazio alternativo per tutti voi, uno spazio in cui parlare di tutto e di niente perché si può anche parlare di niente, su questo siamo sicuramente d'accordo. Iniziamo questo viaggio con una frase tratta dal mio primo libro C'è un tesoro in ogni dove...fa così: "Ho indossato i pattini ed ho corso veloce per sentire l’aria fredda nei polmoni e quella sensazione di liberazione da uno stupido dolore. Perché quanto può essere stupido un dolore così lo sappiamo tutti!". Sono stata molto criticata per aver parlato del dolore nel mio libro come percorso obbligatorio della comprensione del valore che hanno le cose, del valore che ha la vita. Diciamo che ho portato l'esperienza mia e non è l'unica esperienza possibile no? E chi mi conosce  e mi vede pensa che il dolore sia qualcosa che non mi appartiene per niente, che è lontano da me....del resto me lo dico da sola che sono l'energia solare di Daitan III, fidatevi di me...bugie non ve ne dirò. Allora? Ecco, vi ho dimostrato come si può scrivere "niente". Adesso passo a voi la parola. Miei lettori, miei scrittori. Buon viaggio. 

13 commenti:

  1. ...Perché quanto può essere stupido un dolore così lo sappiamo tutti!...e basta una corsa coi pattini e sentire l'aria tagliente per dimenticare il dolore, basta amare la vita! Ma il dolore annienta, umilia, annebbia la mente e sfido io che superarlo ti fa riscoprire il reale valore della vita, ti riporta ad una dimensione umana del rapporto con gli altri, ti resetta la mente per una valutazione più lucida dei problemi discernendo quelli veri da quelli futili che sembrano ormai averci contagiato tutti in una folle corsa verso il niente. Buno viaggio, Melania

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  2. ...Melania è una scrittrice vero? Riesce con le parole a raffigurare i sentimenti come un pittore fa con il suo quadro. Gli artisti, eccoli, siamo gente comune dalla vita comune e l'animo speciale.

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  3. No Paola, non sono una scrittrice, sono sola una donna comune, mamma, compagna, che vive del proprio lavoro. Sono fiera di essere una persona semplice, condizione che mi favorisce la capacità, se vuoi chiamala sensibilità, di guardare negli occhi e nel cuore delle persone. A presto e complimenti

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  4. E io sono Ilaria B., l'Editor di Paola B., l'ostetrica della meravigliosa creatura che è "C'è un tesoro in ogni dove".
    Più di un anno fa, ho letto quel libro in un respiro.
    Un libro da vivere, perché vive la penna che racconta una vita in corsa, la tua.
    Dopo la lettura restano tutte quelle emozioni, confuse, forti, contrastanti, dolorose, arrabbiate, gioiose...
    e restano con un sorriso.
    Hai preso il bisturi, come un chirurgo, e gli hai fatto fare un giretto nell'anima, la tua. Geniale. Coraggioso.
    Scrivere di sé non è facile, è introspettivo, è terapeutico, è forte, è altruista più di quanto si possa pensare.
    Darsi vuol dire amare e amare vuol dire Vivere.
    Criticare è un fatto curioso, che può significare tante cose: specchiarsi, giudicare, ferire, costruire.
    Conta l'intento con cui si fa qualsiasi azione.
    Ho adorato la tua storia, la quarta rende, vero Paola?
    E ora c'è "Irene non lo sa". Fuori tutto. Un viaggio nel tempo.
    E ci sarà anche il terzo, vero?
    Voglio leggere proprio la tua storia, perché un po' la conosco e conosco Te. E sostengo che tu sia un Esempio, e gli Esempi sono sempre delle grandi personalità. Esempio di forza e speranza.
    Tutto è possibile. Noi, le tue persone, lo sappiamo grazie a Te.
    Sono certa che tu debba essere divulgata per quello che sai diffondere e infondere quando le parole viaggiano dal tuo cuore all'Universo, che è con te...
    Grazie Paolina!

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  5. Sei Ilaria, sei la scintilla che illuminava le mie sere, quelle in cui nel silenzio della stanza ti leggevo...e ti scrivevo...ed è stato un tempo bellissimo quello in cui ci siamo conosciute...un momento difficile, si lo ricordo....ma abbiamo camminato insieme, una al fianco dell'altra e ci siamo sostenute a vicenda come due vere amiche pur conoscendoci da pochissimo.
    E' bellissimo quello che mi scrivi, mi fa commuovere.
    Io voglio essere luce...proprio come te....così ha senso.
    Grazie a te.

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  6. e io sono Susanna B. la sorella di una scrittrice anzi della scrittrice... ma non so esprimere con le parole i sentimenti e allora faccio mie le parole di qualcun altro dedicandole alla mia sorellina minore solo di età ma in quanto a coraggio, forza e determinazione sicuramente più grande di me!
    per te sorella mia!

    Il tuo cuore lo porto con me
    Lo porto nel mio
    Non me ne divido mai.
    Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
    qualsiasi cosa sia fatta da me,
    la fai anche tu, mia cara.
    Non temo il fato
    perché il mio fato sei tu, mia dolce.
    Non voglio il mondo, perché il mio,
    il più bello, il più vero sei tu.
    tu sei quel che luna sempre fu
    e quel che un sole sempre canterà sei tu
    Questo è il nostro segreto profondo
    radice di tutte le radici
    germoglio di tutti i germogli
    e cielo dei cieli
    di un albero chiamato vita,
    che cresce più alto
    di quanto l'anima spera,
    e la mente nasconde.,
    Questa è la meraviglia che le stelle separa.
    Il tuo cuore lo porto con me,
    lo porto nel mio.

    -- Edward Estlin (E. E.) Cummings

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  7. ...Susanna....è mia sorella ma non è di parte...lei dice la verità sempre...è un suo talento....un raro talento.
    La mia famiglia, il pilastro dietro le mie spalle....senza la mia famiglia, tutto il coraggio, tutta la forza, tutta la determinazione non saprei dove prenderle. Un giorno un amico mi disse: è stato un peccato che non avete formato altre famiglie nuove....si, forse si, un peccato per gli altri ma per noi è la cosa migliore che potevamo fare....perchè siamo porto sicuro quando vogliamo e liberi di vagare nei mari sconfinati....coscienti di poter tornare sempre a casa, una vera casa....una casa in cui ci sentiamo vivi, sereni, amati...SEMPRE.

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  8. Tu sei una luce molto intensa, un raggio di sole potentissimo!
    Scrivi, scrivi, scrivi...

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  9. ed io sono Pino, l'amico di Poala.
    Spiegare chi è Paola Basile a chi non la conosce, non è semplice.
    Paola è un arcobaleno, è una tavolozza impiastricciata di un pittore sulla quale si sa, ci sono tutti i colori, ma è impossibile distingurne uno in particolare. Ecco lei è tutti i colori messi insieme :-)
    Paola è una brillante scrittrice ed un manager di successo, ma contemporanemante è una bambina biricchina,
    che nel cuore della notte ti sveglia, ed in pantofole ti trascina nella piazza del paesino per cantare a squarciagola e recitare poesie :-)
    Paola è una persona che ti riempie il cuore, è un regalo per pochi, e chi l'ha ricevuta in dono, consapevole del privilegio ricevuto, se la tiene ben stretta.
    E' colei che guardandoti capisce se hai bisogno di un sorriso, di una chiacchierata o di una "cazziata" :-)
    Paola, come le dico sempre, c'è anche quando non c'è (non sono pazzo ve lo assicuro :-) ).
    Nello zingarelli, alla definizione "Amico leale e sincero" c'è scritto PAOLA BASILE.
    Vi state chiedendo se ha dei difetti? certo che ne ha, ma quelli non li posso spiattellare sul web :-)

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    1. ..Pino devo dissentire. Prima di tutto io non cantavo nella piazza ma ballavo il ballo dello schiaccianoci con Serena, eri tu che recitavi le poesie che due ballerine come noi hanno dovuto subìre ;-). Scherzo...è bellissimo quello che scrivi...non sono bella io ma la nostra amicizia...quella mi riempie il cuore..quella traspare dalle tue parole. Il vero senso è tutto qui nella condivisione. Noi lo abbiamo capito...noi lo viviamo e non ci sentiamo mai nè tristi nè soli. Vero? E non andare via mai..perchè lo sai che senza di te che faccio? Solo guai ;-)

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    2. Ecco brava, fai solo guai appena mi allontano. Poi torno e sono costretto a gridare "PAOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA" :-)

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  10. ...pubblicato per Valeria...non ama questa tecnologia ;-)

    Cara Paola,

    ho letto e riletto il tuo libro con il cuore, facendo scivolare via le mie sovrastrutture. Il libro coccola, accarezza, culla il lettore tra parole, musica e fotografie:tre diverse forme artistiche che riescono a fondersi perfettamente in modo armonico ed equilibrato, ognuna accoglie l’altra, proprio come tu riesci ad accogliere il lettore nel tuo grembo in modo non invadente.

    All’inizio della lettura del testo si ha la sensazione di entrare nel tuo mondo, di spiarlo dall’esterno, ci si ritrova nella tua vita raccontata in un modo inusuale: non è un diario, né una lettera ai posteri, né, forse, un’autobiografia. Parola, dopo parola, si viene risucchiati all’interno del libro, apparentemente senza trama, c’è un ‘energia che attira..e ci si ritrova nudi davanti allo specchio, davanti a sé stessi, all’interno del tempio della nostra anima, del nostro cuore. Tempio sacro in cui non facciamo entrare nessuno, a volte neanche noi stessi. Non si ha mai la sensazione, però, che qualcuno ci stia violando, anzi entri in punta di piedi, quasi volando, senza produrre rumore. Entri in silenzio, un silenzio pieno, pieno di emozioni che vibrano e vibrando entrano in contatto con una parte di noi che teniamo chiusa a chiave per paura, per paura di sentirsi feriti, non capiti, non amati. Lentamente, leggendo, la paura si scioglie, anche attraverso le lacrime, ed al suo posto, attraverso la condivisione del dolore, entra la speranza, la luce che rischiara il buio che è dentro di noi.

    Proprio nelle prime pagine affermi che : “tutti hanno bisogno di attenzione, di sapere che c’è qualcuno che ha voglia di ascoltare”. E’ una sacrosanta verità. Riesci a toccare con lo stesso tatto di quando si dà una carezza: presente, ma non invadente, lasciando, per minuti, ore, giorni, quella sensazione, quel gesto d’amore.

    L’amore, il filo condutture del libro, l’amore per sè stessi, per gli altri. L’amore per l’arte, l’amore per la vita, la nostra vita che deve essere vissuta in tutti i suoi attimi, anche quelli di dolore critico-esistenziale. Anzi, proprio attraverso il dolore, si affinano i nostri sensi e la nostra capacità di amare in modo puro. Attraverso il dolore, ascoltandosi, ascoltando il proprio cuore, che si esce, da quello che tu chiami “fermo immagine”, senza avere paura di perdersi, mettendo in moto sinergie con gli altri, diventando liberi (come affermi a pag.27/28), dando, quindi, speranza.

    La stranezza del testo, o forse direi la sua magia, è che nonostante si usino le parole, c’è molta comunicazione non verbale, ed è proprio quella che tocca e mette in discussione, se si accetta di farsi trasportare dalla corrente in piena dei nostri sentimenti, senza remare contro, senza cercare di aggrapparsi a rami rotti e come dici tua, a pag.75, non è “opportuno rivoluzionare la propria vita per capire sé stessi, ma rivoluzionare sé stessi per capire la propria vita.. perchè dietro i cambiamenti della nostra vita ci sono grandi rivoluzioni interiori”. Così Alice, pur non perdendo la propria purezza, diventa consapevole che nel mondo oltre le meraviglie, ci sono i mostri che vanno affrontati con compassione ed amore.

    Un abbraccio forte forte

    Vale

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