giovedì 1 marzo 2012

...oltre ogni limite...

C'è una canzone di Renato Zero, si chiama "Oltre ogni limite", ve ne voglio parlare. Vi scrivo il testo e poi vi spiego perchè mi ha colpito amici. "Inverosimile sentirti respirare in me, avverto un brivido
sei come un vento che non c’è e si che il giorno ti ha portato via senza preavviso senza che fossi già così forte da farcela senza te. E’ stato un crimine mettere all’asta il posto tuo insostituibile
quello che fu davvero mio, profumo inequivocabile, presenza che mai più toccai, nei silenzi del mondo che rimpiange noi. Oltre ogni limite il mio pensiero sta tornando a te, all’abitudine piacevole che poi di noi s’innamorò amore folle e irragionevole da spazzarci via per restare solo ed unico una splendida pazzia Ci puoi scommettere io non ci riproverò ho le mie nuvole è la che mi nasconderò così mi renderò introvabile al vuoto che ora abita in me e che rende fragile il ricordo che ho di te.
Oltre ogni limite come quel fuoco che incendiò le nostre anime incredule dannate per l’eternità per raggiungere quel culmine per salire fin lassù dove ci si arriva facile da dove non si torna più!
"
Allora, leggetela almeno due volte. Questa canzone parla di un amore a cui non è stato dato il giusto valore. Io non lo riferisco all'amore tra un uomo e una donna  ma all'amore per un sogno distrutto da qualcuno che come un bambino incosciente lo ha interrotto perchè non era il sogno suo. Abbiamo assistito in questi giorni all'interruzione del progetto "Tracce di mare" in cui avevamo messo tutte le nostre energie singole e  di gruppo per realizzare qualcosa di bello, di importante, di valido in un posto dove Bagnoli in cui si assiste solo ad un "magnamagna" generale, un progetto amato dalla gente e riconosciuto valido dalle istituzioni e dal quartiere. La motivazione non è giunta a noi in maniera diretta, per vie traverse ci è stato detto che non lo abbiamo organizzato bene. Chi c'era ed ha visto non può affermare lo stesso. Non si è fatto male nessuno, abbiamo lasciato la scuola in perfetto ordine. Vi spiego anche un'altra cosa. Ho pulito i bagni dell'auditorium della scuola prima di iniziare il concerto che versavano in condizioni pietose, a rischio veramente di malattie ed infezioni, chissà perchè il rischio si vede solo dove conviene vederlo.   Ho messo persino due cartelli per separare il bagno destinato agli uomini, da quello destinato alle donne. Se abbiamo sbagliato in qualcosa, se qualcuno avesse creduto nell'amore che stavamo mettendo in questa cosa, se non avesse avuto il cinismo di non vederlo, avrebbe parlato con noi, ci avrebbe corretto e saremmo andati avanti insieme, perchè insieme si fanno grandi cose. Adesso siamo qui, con il nostro progetto nelle mani e non vogliamo cedere alle logiche di potere di Bagnoli Futura e dell'illegalità e non possiamo far null'altro che riporre il nostro sogno nel cassetto in attesa che qualcuno, preso dal buon senso e dall'amore per la musica ed il territorio che abbia il giusto peso e la giusta posizione nella società sposi la nostra causa e lo realizzi con noi. Tutto qui.
Adesso mi tocca nascondermi dal senso di vuoto che sento dentro, dall'impotenza e dal ricordo di tutto quello che  è stato che fa male ancora un po'.
Scriverò le altre parti del racconto, lo completerò e lo distribuirò in maniera gratuita a tutti quelli che hanno creduto in questo sogno. Lo dedicherò a due bambini, a Michelangelo, che ha letto tutta  la prima parte durante il concerto, seduto come un adulto e a Francesco per il solo fatto che esiste.
Resto nel porto....quando avrò una nuova spinta spiegherò le vele e mi incamminerò alla ricerca di altri sogni, sulle tracce del mare.

4 commenti:

  1. perseverare nel giusto è anche perseguire un sogno di quelli non con le ali ma che hanno radici ben fondate nella realtà, che vede la propria determinazione in sinergia con altre forze umane con quanto di morale e materiale uno possa partecipare. E un sogno come questo non può essere vergognosamente distrutto da spiegazioni labili e sfacciatamente banali.
    Prendo spunto da questo per raccontarti un pò di me. Ho 46 anni e già il futuro mi crea ansia, ci sono piccoli fallimenti che mi fanno stare stretta la realtà: un lavoro in proprio che non mi coinvolge e non mi dà sicurezze a medio termine, ho un'unica figlia sedicenne che non mi dà preoccupazioni di sorta ma che nella sua inquietudine ti sfugge e quando nei frequenti confronti-scontri, tipici del rapporto conflittuale con la madre, reagisce con gesti e parole che non mi aspetto e mi spiazza ed è lì che sento di aver fallito maggiormente, nell'unica cosa bella che abbia mai costruito.
    Metti che poi nella vita ci sono persone che entrano prepotentemente, lasciano il segno e poi escono in punta di piedi passandoti sopra, allora lì pensi proprio di essere sbagliata!
    Con rinnovata simpatia, Melania (melania.attilio@gmail.com)

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  2. ...non si è mai sbagliati...sbagliato è quando scegliamo ciò che non ci fa stare bene...sbagliato è quando non ci amiamo abbastanza e permettiamo agli altri di farci del male...nessuno è sbagliato, siamo parte integrante di una natura sostanzialmente perfetta...per chi ci crede ed io ci credo, siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio.
    Il mio "concetto" di sogno non è ordinario...io credo che il sogno più grande sia vivere una realtà in cui ci riconosciamo, in cui troviamo la nostra dimensione, in cui ci sentiamo felici.
    Anche io ho un figlio di 16 anni, non si fallisce con i figli, perchè sono il frutto dell'amore autentico e l'amore non crea fallimenti mai.
    Leggo un senso di sconforto nella tua mail...ma i momenti così sono i migliori, difficile da credere ma io non parlo per sentito dire ma solo perchè li ho vissuti.
    Nel mio primo libro "C'è un tesoro in ogni dove" scrissi: il momento di critico dolore segna la nascita di un nuovo "io" più profondo e speciale. Nei momenti di sconforto siamo in contatto con noi stessi più di quanto lo siamo nei momenti di gioia...la tristezza ci fa mettere in discussione, possiamo essere disposti a dichiarare il fallimento di qualcosa e sentirci tristi per un po' ma solo se l'istante dopo ci perdoniamo e ci svegliamo con un desiderio nuovo, il desiderio di andare avanti, di cercare qualcosa di bello per noi stessi e lo si trova sempre, è troppo vasto questo mondo. Guardo adesso le fresie che mia madre mette ogni giorno sulla mia scrivania. La felicità non è lontana, i sogni non sono lontani, sono nelle piccole cose di ogni giorno....prova domattina a guardare il sole dalle fessure della tua finestra e a sorridere all'universo...non so se lo fai già...io sempre.
    Cito: "Nella vita semplice troverai la strada che la calma donerà al tuo cuore puro e le gioie semplici sono le più belle, sono quelle che alla fine sono le più grandi".
    Con affetto. Paola

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  3. Grazie, Paola, le tue parole sono di vero conforto, chiare e dirette, di una semplicità disarmante. Grazie di quest'opportunità di confronto. Sai, il mio bagaglio di amicizie femminili si è molto ristretto nel tempo, vuoi per esigenze diverse, vuoi perchè in alcuni periodi è esistito solo il trinomio lavoro-casa-famiglia e sono finita per diventare la migliore interlocutrice di me stessa, nel senso che sono la consigliera ufficiale di me stessa e non riesco a confidare le mie insicurezze, i miei segreti neanche alla mia amica più vera...ma a volte quanto vorrei gridare per liberarmene!
    Anch'io come te riesco a vedere la bellezza nelle cose semplici: chiudo spesso gli occhi al sole che mi riscalda e penso a quanto sia fortunata ad "assaporare" quel momento e sono convinta che la felicità non è scontata ma un regalo incondizionato e in quanto tale spesso mi fa pensare, quasi mi sia data un'opportunità per mettermi alla prova.
    "Nella vita semplice troverai la strada che la calma donerà al tuo cuore...", non puoi immaginare quanto ho fatto mia questa citazione...quella calma che ritrovo nel calore di mia madre e della sua famiglia e con la magia di una favola vengo riportata immediatamente alla serenità della mia infanzia: mi rivedo con le mie sorella vestite degli abiti confezionati da mamma, bamboline di vernice nera e...aria di primavera.
    Ricambio affettuosamente e spero di poter continuare questo piacevole confronto, Melania

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  4. ...sono contenta di questo confronto, il mio blog è nato proprio con questa idea...quella di condividere. Solo nella condivisione delle gioie e dei dolori si ritrova il vero senso delle cose...esprimere quello che si ha dentro è un atto di coraggio che viene premiato sempre.
    Continua a scrivere. Aspetto tue riflessioni ;-)
    Paola

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