mercoledì 4 aprile 2012

Uomo di Galilea

Io non so cosa sia la fede. So che credo, questo si, ma non è importante per l'argomento che voglio affrontare nel mio post. Voglio parlare di un uomo. Voglio parlare dell'uomo di Galilea. Ne voglio parlare perchè l'ho ascoltato da quando avevo otto anni la prima volta. La mia famiglia  è molto cattolica e quindi da quando ero piccola tutte le domeniche frequentavo la chiesa vicino casa mia e per circa vent'anni l'ho frequentata assiduamente. E anche se sei piccolo, anche se non ci capisci nulla, certe parole ripetute ti entrano dentro. Le conosco tutte. Potrei dire a memoria. E a prescindere dalle leggi dell'Universo, dalla conferma dell'esistenza di Dio e tutte queste cose, che le parole che potrei usare adesso, non chiariscono, nè risolvono, riconosco che le sue di parole invece sono estremamente totalitarie e le condivido tutte e non solo quelle ma anche il suo modo di vivere. Sono potenti le parole se la tua vita le confermano.  A piedi scalzi andava in giro con gli amici per le strade della Galilea, grande esempio di libertà. Parlava dell'amore, dell'amicizia, della speranza, della gioia, del dolore, della morte e della rinascita e li viveva. Ci sono delle parole che mi sono rimaste dentro da sempre e nè il tempo, nè il male che ho ricevuto e che qualche volta ho anche dato, hanno rimosso o cancellato. "Date prova di quella speranza che c'è in voi, coraggio" oppure "Siate testimoni di un amore vero" e tante altre veramente tante. Mi ha colpito un momento in cui si descrive che i suoi amici discutevano tra di loro e lui stava seduto a terra e scriveva sulla sabbia. Cosa scriveva Gesù il Nazareno sulla sabbia?  Vorrei tanto saperlo perchè secondo me è importarte, un tassello mancante. Lui è l'uomo più grande della storia dell'umanità. Penso questo. Ha guarito un amico, ha parlato alla gente, ci ha insegnato che non bisogna giudicare, ha fatto un percorso di dolore, è caduto e si è rialzato, ci ha detto che si muore di dolore e dal dolore si risorge, ci ha detto che qualcuno ci tradirà, che un amico ci rinnegherà, a volte anche il nostro migliore amico, ci ha detto che la mamma è l'unica che ci ama veramente e che ci accompagna nel cammino, ci ha detto che uno sconosciuto ci può dare sollievo più di un amico e mi riferisco alla Veronica che gli diede il fazzoletto sulla strada verso la croce. Ci ha detto che dobbiamo imparare a portare la croce.  Ci ha detto che in qualsiasi momento della vita ci si può pentire. Non si è dimenticato di nulla. Ed io? Prendo le sue parole, la sua vita e ne faccio il mio esempio e null'altro. Uomo di Galilea che passando vai...mi piacerebbe se ti fermassi con me....mentre il sole volge al tramonto.   

1 commento:

  1. Un commento bellissimo,il migliore in assoluto che io abbia mai sentito e non solo con l'udito,la tua è una fede vera una fede umana e ti sei espressa benissimo,hai messo dentro tutto.La frase che più mi ha colpito è quando dici che "le parole sono potenti se la tua vita le confermano",Dio ti benedica e ti guidi nel tuo cammino. Grazie per aver condiviso il tuo pensiero,mi ha fatto tanto bene

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